Page 445 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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                   gradi di perdite le quali senza probabilità di attenurale, hanno già
                   causato una riduzione di circa il 30% del tonnellaggio di portata dei
                   velieri”. 61
                A questo si aggiungeva la mancata mobilitazione della flotta mercantile. L’e-
             sperienza della Guerra di Libia, nella quale un grosso corpo di spedizione italia-
             no era stato inviato oltremare, aveva messo in evidenza la necessità di disporre
             di uno strumento legislativo adeguato per mobilitare la flotta. Tuttavia, solo alla
             vigilia della guerra, il 21 maggio 1915, fu emanato un decreto legge che organiz-
                                            62
             zava la mobilitazione del naviglio.  La mobilitazione però fu limitata e la Regia
             marina si limitò a requisire le navi necessarie ai trasporti truppa, mentre per il
             trasporto dei beni commerciali fu lasciato il controllo delle flotte agli armatori
             privati, pagando l’affitto delle navi secondo le necessità. Le perdite e la crescente
             richiesta internazionale di mercantili, fecero ascendere rapidamente i noli che
             dall’autunno 1915 raggiunsero:

                   [...]  quotazioni  fantastiche  senza  precedenti.  Si  aggiungeva  a  ciò  la
                   sempre crescente penuria di tonnellaggio, in relazione alle esigenze
                   degli intensificati servizi di requisizione e quindi la necessità di sfrut-
                   tare nel modo più completo e razionale il tonnellaggio disponibile e
                   d’avvisare ai mezzi per favorire l’incremento del naviglio nazionale ed
                   impedire l’esodo del nostro tonnellaggio sotto bandiera estera. 63
                Solo nel febbraio 1916 fu istituita una Commissione centrale per il traffico
             marittimo, alla quale gli armatori dovevano comunicare la posizione delle loro
             navi e gli impegni assunti e a cui le amministrazioni dello stato dovevano rivol-
             gersi per ottenere le navi necessarie al trasporto dei materiali comprati all’estero.
             Il sistema era macchinoso e gli armatori mantenevano una notevole autonomia,
             senza contare che, con l’inasprirsi della minaccia sottomarina, gli equipaggi, che
             non erano stati militarizzati, spesso rifiutavano di imbarcarsi:
                   Ma negli ultimi mesi del 1916 e nei primi del 1917 quando maggior-
                   mente si fecero sentire gli effetti delle campagne sommergibili apparve
                   necessario assicurare al paese non soltanto il regolare funzionamen-
                   to delle navi requisite addette ai servizi dello stato, ma anche il buon
                   andamento della marina mercantile libera. Gli aumentati rischi di na-
                   vigazione avevano influito in qualche caso sul buon contegno degli

             61  ACS, Carte Boselli, b. 1, f. 14, Ministero della marina, Ufficio del Capo di stato maggiore,
                Conferenza di ammiragli delle marine alleate, per provvedere alla difesa contro i sommergibili
                nemici, 66003, 18 ottobre 1916, p. 4.
             62  AUSMM, Rdb., b. 499, Per lo studio delle requisizioni del naviglio mercantile, provvedimenti
                legislativi, p. 4.
             63  Ivi, p. 5
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