Page 448 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
P. 448

448           il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso



                Inoltre, il sistema di difesa elaborato a Malta, non si dimostrò realmente effi-
             cace a causa dell’eccessiva centralizzazione e macchinosità:

                   In seguito alla conferenza tenutasi a Malta nel marzo c.a. fra ammiragli
                   comandanti in capo delle forze navali alleate operanti in Mediterraneo
                   questo mare venne diviso in 11 zone di sorveglianza antisommergibi-
                   le, assegnate alle tre marine nel modo indicato nell’accluso specchio.
                   Vennero inoltre stabilite delle rotte di collegamento fra i porti principa-
                   li ed ognuna di esse è sorvegliata nella zona che attraversa, a seconda
                   dei mezzi di cui dispone la Marina a cui la zona è affidata. Siluranti,
                   rimorchiatori, navi requisite, piccole navi comperate all’estero, tutti i
                   mezzi insomma non indispensabili all’Armata furono destinati a per-
                   correre le rotte stabilite dalla Conferenza, e per parte nostra 40 unità
                   sono adibite a questo servizio in Tirreno e altre 60, acquistate presso
                   stati alleati o neutri, verranno man mano a renderlo più denso ed effi-
                   cace. Ogni rotta è doppia; conosciutane una del nemico, o comunque
                   resa malsicura, si passa all’altra. L’ordine ne è dato dal comandante
                   l’armata navale francese Amm. Dartige che ha la suprema direzione
                   del servizio antisommergibile. Ogni comunicazione riflettente le rotte
                   vien trasmessa radiotelegraficamente al Ministero e da questo, pel tra-
                   mite dei comandi di dipartimento, è telegrafata a tutte le autorità inte-
                   ressate. Nessuna dipendente autorità può portare variazione alle rotte;
                   compete solo al Ministero il mutare di quelle nel Tirreno in caso di
                   assoluta necessità, ma di ciò deve ragguagliare subito l’Amm. Dartige
                   pel suo benestare. A Gibilterra ed a Porto Said le autorità navali sono
                   mantenute al corrente di tutte le varianti così da renderne edotte le navi
                   che entrano in Mediterraneo. 72
                Come si evince, l’inadeguato numero di unità adatte alla guerra ai sommer-
             gibili restava un elemento centrale del problema e molto dipendeva dalla loro
             messa in servizio. Inoltre, a questo era legato il problema della costituzione dei
             convogli, riconosciuti come un metodo efficace di difesa, ma non applicabile al
             momento a causa dell’insufficienza delle navi disponibili:
                   É necessario che i mezzi costituiscano un’immediata protezione delle
                   navi [...] A questi vari scopi è soltanto possibile soddisfare col sistema
                   dei convogliamenti. [...] Il convogliamento che si presentò subito come
                   la forma più semplice ed efficace di protezione delle navi mercantili fu
                   scartato perchè nel sommergibile si vide dapprincipio soltanto il mezzo
                   che poteva operare col siluro; e pur costatando poi che l’impiego del
                   siluro è occasionale fu giudicato ineffettuabile per la mancanza di un

             72  ACS, PCM, Guerra europea, b. 106, fasc. 19.11.4, Rotte consigliate 13 luglio 1916, p. 1.
   443   444   445   446   447   448   449   450   451   452   453