Page 452 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
P. 452
452 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
83
bus Unitis (2 novembre 1918). Nel complesso questa dinamica ricalcava anche
quella più generale del paese, il quale dopo lo slancio e gli insuccessi del 1915
stava lentamente e faticosamente adattandosi alla guerra, come dimostrato sul
fronte terrestre dal respingimento della Strafexpedition austriaca nell’estate del
84
1916 e dai primi successi sul fronte dell’Isonzo.
D’altra parte, la concentrazione sull’Adriatico rimandava ai mai sopiti appeti-
ti nazionalistici e imperialisti che erano ben radicati nella marina. L’“ossessione
adriatica”, assieme all’atteggiamento dei francesi, sottrasse risorse al Mediterra-
neo, avviando la crisi dei rifornimenti nazionali e quindi del sistema di guerra
d’attrito italiano, che si reggeva, come quello complessivo dell’Intesa, sulla ca-
pacità di acquisire, muovere e rifornire lo sforzo bellico via mare, per logorare
85
gli Imperi centrali. Nel 1917, le crescenti difficoltà economiche avrebbero con-
tribuito fortemente alla crisi interna esplosa prima con i moti di Torino dell’esta-
te, dovuti principalmente alle difficoltà alimentari e poi con la tragica sconfitta
subita dall’esercito a Caporetto, entrambe segno di un malcontento diffuso e di
protesta contro una guerra esasperata dalle privazioni, che le difficoltà nei rifor-
nimenti marittimi avevano contribuito a creare.
86
83 Paul Halpern, The Battle of the Otranto Straits: Controlling the Gateway to the Adriatic in
World War I, Indiana University Press, Bloomington 2004; Ferrante, La Grande Guerra in
Adriatico, pp. 103-126.
84 John Gooch, The Italian Army and the First World War, Cambridge University Press, Cam-
bridge, pp. 87-192.
85 William Phillpott, Attrition, p. 208.
86 Mario Isnenghi, Giorgio Rochat, La Grande Guerra, p. 305.

