Page 483 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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ConClusioni 483
Conclusioni.
Il 1916: un anno….particolare non solo sotto
l’aspetto bellico
Prof.ssa Maria Gabriella PASquALini 1
e interessanti relazioni che precedono que-
L ste riflessioni hanno ben illustrato, anche
con un contributo francese e uno austriaco, un
particolare anno di guerra, il 1916, che vide
proprio alla sua fine un particolare inasprimento
del conflitto e alcuni avvenimenti di non poco
conto dal punto di vista politico, nella riorganiz-
zazione degli eserciti e, per l’Italia, come per la
Francia, della raccolta informativa.
La politica italiana ebbe una serie di notevoli
cambiamenti che derivavano dagli scontri fra potere militare, da sempre soste-
nuto dalla Corona, e potere politico: in quell’anno il governo Salandra cadde e
fu sostituito dal governo Boselli. Una forte crisi tra Governo e Comando Su-
premo all’inizio del 1916; una reciproca ostilità iniziata ben prima dello scoppio
del conflitto che portò a una complessa situazione politico-istituzionale. Questo
scontro divenne molto forte proprio durante la guerra e ebbe naturalmente i suoi
riflessi anche sull’andamento delle vicende belliche: i protagonisti civili e mili-
tari non riuscivano a comprendere e coniugare le rispettive esigenze.
Disse il generale Di Giorgio alla Camera dei Deputati nel 1919 che nessuno
aveva governato in Italia la guerra. Una dichiarazione forse eccessiva ma non
molto lontana dalla verità. Del resto l’Italia era da poco tempo unita: allo scoppio
del conflitto era un unico regno da poco più di cinquanta anni. Come esperienze
belliche aveva avuto le guerre per l’indipendenza, conflitti ristretti; le guerre co-
loniali…ma certamente di diversa struttura, anche se sono state sicuramente un
momento di cambiamento e di crescita per l’esercito italiano. La guerra in Libia
era stata l’impegno bellico più importante per il giovane Regno, con un forte con-
senso popolare che era continuato negli anni seguenti, anche se la politica non era
molto interessata ai militari e costoro ne erano peraltro ben felici non accettando
intromissioni in un settore che ritenevano esclusivamente per ‘addetti ai lavori’.
1 Docente presso la Scuola Ufficiali Carabinieri.

