Page 486 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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486 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
controllare in ambito operativo quel Servizio, avendo l’anno precedente chiarito
con una lunga nota del dicembre 1914 come intendeva che il servizio informa-
zioni operasse nei confronti di possibili nemici.
Nel 1915, alla vigilia dell’entrata in guerra, inserito nell’organigramma del
Reparto Operazioni vi era l’Ufficio Informazioni e stampa, avendo aggiunto an-
che questa ulteriore competenza in imminenza del conflitto. Questa volta però
l’Ufficio fu posto alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore. I suoi com-
piti erano vasti, forse troppo per la reale consistenza delle risorse umane a esso
allocate, e ben descritti in una nota operativa Norme generali per la costituzione
e il funzionamento del Comando Supremo mobilitato del maggio 1915.
Poco prima di quel mese fu varata anche l’organizzazione dettagliata per
l’Ufficio Informazioni mobilitato: furono costituiti presso le Armate degli Uffici
Staccati che in seguito nel 1916 si trasformeranno in ITO (Informazioni Trup-
pe Operanti). La direzione dell’Ufficio era affidata al Capo di Stato Maggiore
d’Armata coadiuvato da un capitano in servizio di Stato Maggiore. Sette furono
le sedi distaccate, tutte presso la frontiera di nord e nord est. Il Centro di Udine,
già esistente, fu a sua volta suddiviso in tre, per monitorare meglio le vicende al
confine.
Tullio Marchetti, a capo del Centro di Udine iniziò a costituire anche una rete
informativa oltre confine e il suo prima appoggio fu a Lugano con il conte Silvio
a Prato e la raccolta delle informazioni fu interessante. Ma…c’era un ma… Que-
sta rete di fiduciari del Marchetti non era stata prevista dal Comando Supremo e
in seguito non fu approvata, anche per gli elevati costi che comportava.
Il lavoro andò aumentando e il personale era poco: nel 1915 ancora l’analisi
delle informazioni ottenute non era possibile a largo spettro.
L’Ufficio Informazioni fu mobilitato il 24 maggio 1915 e ne divenne Capo
Odoardo Marchetti (non parente del precitato Tullio). Il nucleo principale del
Servizio si stabilì definitivamente a Udine il 30 maggio. Si costituirono gli Uffi-
ci Staccati d’Armata. A Roma rimase un piccolo nucleo del Comando del Corpo
di Stato Maggiore, l’Ufficio I territoriale (nota poi come sezione R) in collega-
mento con quello di Udine, che agirà da ponte per la collazione di informazioni
diplomatiche provenienti dal Ministero degli Esteri e dai Centri esteri e ritra-
smesse a Udine per gli aspetti tecnico militari.
In sintesi l’organizzazione informativa mobilitata era divisa in due tronconi
principali, uno a Roma e uno decentrato in zona d’operazioni, indicando che la
struttura si stava trasformando anche in base alle esigenze strategico-operative.
Bisogna notare che agli inizi del conflitto l’Ufficio Informazioni non era
giunto preparato al conflitto soprattutto nell’organizzazione del lavoro. Aveva
operato come per l’esercito in guerre parziali d’indipendenza… guerre di con-
quista in Africa… La globalizzazione bellica aveva colto impreparati anche altri
Servizi europei. Quello austriaco, ad esempio, secondo la testimonianza di Max

