Page 446 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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del pomeriggio né di informarlo che era stata predisposta la contropreparazione
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subito, senza attendere le 6 . Probabilmente Badoglio confidò eccessivamente
nell’efficienza della rete delle comunicazioni, telefoniche, ottiche e sonore: non
si spiegherebbe altrimenti perché avesse deciso di attendere il “sicuro attacco ne-
mico” a Kosj, a ben tre chilometri di distanza dalla sede abituale del comando,
Ostrj Kras, “che era vicinissimo a Pusno, dove in grandi e sicure caverne era al-
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loggiato il comando di artiglieria” .
Alle 2 del mattino, come era stato previsto da giorni grazie alle notizie por-
tate dai disertori nemici, cominciò l’attacco austriaco con bombardamenti di gas
asfissianti. Così descrive la situazione Badoglio:
‹‹Durante questa prima parte dell’azione si interrompono tutte le comu-
nicazioni telefoniche colle divisioni di sinistra Isonzo e col X gruppo alpini.
Si dispone subito per il loro riattamento. Funzionano ancora le linee del co-
mando di artiglieria, dislocato ad Ostrj-Kras, e col comando tattico della 19^
divisione presso lo Jeza. Successive conversazioni telefoniche avute con tali
comandi mi confermano che i danni prodotti dal tiro nemico fino alle ore 6
sono lievi. Il comandante della 19^ divisione […] soggiungeva che le fanterie
nemiche non si erano ancora mosse e che fanteria ed artiglierie erano vigili
e pronte per intervenire al primo accenno d’attacco ››.
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Neppure in quel momento Badoglio aveva dato l’ordine di sparare, come è di-
mostrato dalla circostanza che le artiglierie della 19^ divisione non avevano an-
cora fatto fuoco, essendo “pronte per intervenire al primo accenno d’attacco”. Il
comandante del XXVII C.d.A. prosegue:
‹‹Alle ore 6,30 l’artiglieria nemica riprende il tiro, che in breve diviene
tambureggiante. Pensando che la ripresa del fuoco segnasse l’inizio dell’a-
vanzata della fanteria, chiamai personalmente al telefono il comandante
d’artiglieria del corpo d’armata e gli ordinai di iniziare subito il fuoco di
sbarramento coi grossi e medi calibri sulle linee nemiche di S. Maria e S.
Lucia e sugli immediati rovesci di tali alture […] Dopo neppure mezz’ora di
fuoco tutte le comunicazioni telefoniche anche coll’artiglieria e colla 19^ di-
visione sono interrotte ››.
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Dopo di allora il comandante del XXVII corpo rimase isolato dal suo schie-
ramento; le comunicazioni vennero ripristinate nel pomeriggio, ed egli, vagando
da una postazione all’altra, si rese di fatto irraggiungibile, sia dai suoi sottoposti,
sia dal comando della II^ armata.
62 Accurata e, ci sembra, veritiera ricostruzione degli avvenimenti, fondata sulla personale testi-
monianza di Cannoniere, ci è fornita da Cilibrizzi in Pietro Badoglio, cit., pp. 34-38.
63 M. Silvestri, isonzo, cit., p. 370.
64 Doc. n. 6.
65 Ibidem.

