Page 455 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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V SeSSione - il 1917: proSpettiVe del conflitto 455
altri” avrebbe dovuto “farsi attendere ancora notevolmente”. Le conclusioni del
dibattito non tardarono:
‹‹Gli onorevoli Commissari qui presenti hanno […] diviso con me l’opi-
nione che non sia possibile, e neppure conveniente stralciare dal complesso
dell’inchiesta la parte riguardante il generale Badoglio. I colleghi sono sta-
ti però con me concordi, tenuto conto dello scopo per quale il giudizio ven-
ne richiesto, nel rilevare che posteriormente all’ottobre 1917 il Governo ha
fatto replicatamente nello stesso campo militare onorevolissimo giudizio del
valore e dei meriti del generale Badoglio, di guisa che non sembra dover sus-
sistere preoccupazione intorno all’opportunità della sua nomina a senatore
che ha invece esclusivo carattere politico. Ché se il Governo si preoccupas-
se della impressione che eventualmente potesse riverbarsi nell’animo della
Commissione pel fatto della nomina medesima ovvero si preoccupasse che il
giudizio definitivo della Commissione potesse esser tale da infirmare palese-
mente la opportunità della nomina io ed i colleghi suddetti crediamo di po-
tergli dichiarare che il giudizio della Commissione non può essere in alcuna
guisa turbato tanto più; ripetesi, che la deliberazione del Governo è mossa
essenzialmente dalle eccezionali benemerenze acquistate dal Generale Bado-
glio dopo l’ottobre 1917. E d’altra parte […] risulta che il quesito propostosi
dalla Commissione nei rapporti del Generale Badoglio involge un problema
militare di carattere secondario››.
Se ancora nel giugno del ’18 la Commissione d’Inchiesta aveva la possibilità
di individuare “indizi di responsabilità” del comandante del XXVII corpo, dopo
la vittoria ciò non era più possibile: Badoglio, come ebbe a dire lo stesso Rai-
mondo, “era divenuto intangibile”. Così la Commissione espresse un parere de
facto favorevole, per le benemerenze acquistate, alla nomina a Senatore di Ba-
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doglio , e sostenne che gli addebiti rivoltigli riguardavano “un problema di se-
condaria importanza”.
La Commissione allegò al parere uno stralcio delle conclusioni cui era giun-
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ta sull’operato di Badoglio . Vi traspare in maniera evidente il tentativo di sca-
gionare il comandante del XXVII C.d.A., sia eludendo il nocciolo dei problemi,
sia omettendo fatti e notizie. Così nell’analizzare la dislocazione del XXVII cor-
po, la Commissione si riferiva solo ai compiti in precedenza assegnati al XXVII
91 Nella citata lettera di Dabalà a Cavaciocchi così il futuro generale commentava la nomina
di Badoglio, avvenuta il 24/2/1919, a Senatore, “Il Senato non ebbe un uomo di stomaco sì
delicato, da rigettare il rospo che gli si voleva far ingurgitare e l’integerrimo consesso porse al
neo-eletto l’agognato laticlavio, limitandosi a fargli quell’accoglienza fredduccia anzichenò a
cui il Corriere Della Sera diede rilievo mettendola a raffronto con gli entusiastici applausi lar-
giti ai quattro o cinque catecumeni che, col Nostro, entrarono nello stesso giorno nell’augusta
assemblea dei Padri conscritti”.
92 AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. A. Tale documento è riprodotto in
allegato e pertanto ad esso si farà riferimento con la citazione Doc. n. 5.