Page 458 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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458 il 1917. l’anno della svolta
parzialità anche se considerata in relazione ad altri silurati [Cavaciocchi per esem-
pio] che non ebbero nemmeno partecipazione dei motivi del proprio allontanamento
dal servizio e dovettero compilare “a tastoni” i propri memoriali difensionali diretti
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alla Commissione degli esonerati ››.
E’ ipotizzabile che l’imparzialità richiesta nei confronti di Montuori e Bon-
giovanni non rispondesse però a genuini sentimenti di giustizia, ma alla preoc-
cupazione che un trattamento scopertamente di favore nei confronti di generali
comunque sanzionati dalla Commissione potesse suscitare reazioni sia nel paese
sia in altri generali colpiti dall’inchiesta. Certo è che i due generali risultarono i
meno colpiti dai provvedimenti presi dal governo essendo solamente “posti a di-
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sposizione del Ministero” . Lo stesso Albricci aveva suggerito le modalità per
attenuarne le responsabilità:
‹‹Sembra conveniente [adottare] la determinazione di lasciare immuni da
qualsiasi provvedimento di stato giuridico i due generali […] Soccorre per-
fettamente a ciò il considerare le critiche della Commissione come giudizi
storici che unicamente innanzi si può cercare di rettificare. Basterà dichiara-
re che nei riguardi dei generali Montuori e Bongiovanni le benemerenze da
essi ulteriormente acquistate, superano di gran lunga le critiche loro mosse,
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ed alle quali la Commissione stessa non ha dato gran peso ››.
In realtà il temporaneo provvedimento di “collocamento a disposizione” era
una finzione giuridica, in quanto questa posizione – come avrebbe poi sottoline-
ato il colonnello Douhet - non era prevista né dalla legge sullo stato degli ufficia-
li che, in casi del genere, prevedeva la “disponibilità”, né dalle tabelle organiche
o da altre disposizioni legislative, che prevedevano soltanto la ‘disposizione per
ispezione’ o la ‘disposizione per soprannumero’. Per Douhet si era “speculato
sulla generale ignoranza della legge e si [era] equivocato sulla formula ‘colloca-
mento a disposizione’, simile a quella vigente per i prefetti, approfittandone per
fingere di colpire il Montuori e qualche altro generale senza effettivamente col-
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pirlo, turlupinando così il Parlamento ed il pubblico e con essi la giustizia” . Le
accuse lanciate da Douhet erano tutt’altro che infondate. Tra ottobre e novembre
100 Ibidem.
101 “Il Governo […] ha condiviso e fatto proprie le critiche mosse dalla Commissione d’Inchie-
sta all’azione di comando dei generali Montuori e Bongiovanni; ha tuttavia considerato: che
le critiche sono lievi, di carattere esclusivamente tecnico ed ancora attenuate dalle ragioni
indicate dalla Commissione d’Inchiesta; che i due generali in causa hanno acquistato, nel pro-
seguimento della guerra, benemerenze di grande rilievo. Ha perciò creduto di adottare a loro
riguardo un provvedimento di carattere assolutamente temporaneo e della maggiore possibile
mitezza”, in AUSSME, Commissione d’Inchiesta su Caporetto, cart. P.
102 Museo Storico del Risorgimento di Milano, archivio della Guerra, Fondo Albricci, cart. 119.
103 Un’altra del Ministro Albricci, in “Il Dovere” 30-31/10/1919.