Page 463 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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re il mezzo di sottoporre molte cose al tribunale dell’opinione pubblica” . Po-
chi giorni più tardi anzi Douhet, prospettando la futura uscita del proprio giorna-
le, che avrebbe avuto un carattere di combattività, ma soprattutto sarebbe stato
“realmente indipendente”, aveva chiesto a Cavaciocchi di sottoscriverne alcune
azioni o, quantomeno, “di segnalargli le persone che, nell’ambiente militare, po-
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tevano interessarsi alla nuova pubblicazione” . In effetti <Il Dovere> si caratte-
rizzò per una costante attenzione nei confronti del mondo militare e seguì passo
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passo tutte le vicende dei lavori della Commissione d’Inchiesta . E’ compren-
sibile quindi come, una volta resi pubblici i risultati della Commissione e com-
minate le pene, i rapporti tra Douhet e Cavaciocchi si facessero più stretti, ed <Il
Dovere> cominciasse a dare ampio spazio alle vicende del generale piemontese.
Ai primi di settembre il giornale romano pubblicò una lettera di Cavaciocchi
che dopo aver lasciato intendere che si apprestava a rispondere alle accuse della
Commissione con “un lavoro paziente e calmo che mi riserbo di fare”, si chie-
deva sorpreso:
‹‹E’ stupefacente la disinvoltura con la quale la Commissione sorvola sul-
le responsabilità del generale Badoglio, che in fin dei conti è quello che lasciò
passare indisturbato il nemico attraverso le proprie linee verso Caporetto.
La Commissione ne enumera bensì talune trascuratezze, ma poi attribuisce
la colpa al generale Bongiovanni che rimase passivo ed a me che non avevo
pensato ad insegnare al generale Bongiovanni quello che doveva fare! Ma
anche di questo e del piano deliberato dal gen. Badoglio di lasciare sboccare
il nemico indisturbato dalla testa di ponte di Tolmino per poi annientarlo in
una manovra napoleonica, riparleremo››. 119
E’ difficile stabilire quanto nelle parole di Cavaciocchi rispondesse a puro
desiderio di giustizia e quanto, invece, costituisse un avvertimento “a chi di do-
vere” in relazione a cose che più accuratamente avrebbe potuto documentare. In
effetti il generale pubblicò su <Il Dovere> un resoconto dettagliato degli avve-
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nimenti dell’ottobre, mettendo in risalto le colpe di Badoglio e le censure gover-
native. A ciò il comandante del IV corpo era stato sollecitato proprio da Douhet
che mostrava sempre di più condividerne le tesi:
116 Museo del Risorgimento di Milano, Archivio della Guerra, Fondo Cavaciocchi, cart. 10, let-
tera di Douhet a Cavaciocchi dell’ 8/3/1919.
117 Museo del Risorgimento di Milano, Archivio della Guerra, Fondo Cavaciocchi, cart. 10, let-
tera di Douhet a Cavaciocchi del 21/3/1919.
118 A partire dal primo numero del 27/4/19 fino al settembre ’19 su “Il Dovere” c’è, a ogni sua
uscita, un articolo a tre colonne sui lavori della Commissione d’Inchiesta.
119 Il Gen. Cavaciocchi, in “Il Dovere” dell’11-12/9/1919.
120 La breccia decisiva nella battaglia di Caporetto, in “Il Dovere” del 18-19/9, 25-26/9 e
2-3/10/1919.

