Page 467 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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V SeSSione - il 1917: proSpettiVe del conflitto                     467



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             Consesso saprà imporre al governo un’opera di riparazione e di giustizia” . Alla
             fine del dicembre ’19 sembrava comunque che sia Cavacioccchi, sia i “genera-
             li frondisti”, fossero riusciti a costituire una seria minaccia per l’intangibilità di
             Badoglio, e che finalmente “tutte” le responsabilità della sconfitta d’ottobre sa-
             rebbero finalmente emerse. Il primo passo era ormai stato compiuto, non restava
             ora che proseguire la lotta sui due fronti che si erano ormai aperti, quello giorna-
             listico e quello parlamentare.
                Nei primi mesi del 1920, sollecitato dal libro di Capello Per la verità, Douhet
             continuò la campagna contro i risultati della Commissione d’Inchiesta e contro
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             l’azione del Ministro della guerra , ribadendo la necessità della creazione di
             una commissione tecnica:
                   ‹‹Si può concludere che già fin d’ora si possono nel campo tecnico deli-
                neare con precisione, anche in taluni particolari, gli avvenimenti che ebbero
                nome da Caporetto ed anche definirne le conseguenti responsabilità; che que-
                ste, nel consenso dei  più, non corrispondono a quelle fissate dalla Commis-
                sione d’inchiesta; che taluni punti rimangono tuttora oscuri, perché le inda-
                gini non furono approfondite e contrariamente ai più elementari canoni della
                giustizia non furono rispettati i diritti della difesa; che il correggere gli errori
                della Commissione, poiché si ha forte persuasione che errori sono stati com-
                messi, è non soltanto possibile, ma doveroso; e che infine ciò deve essere fatto
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                dai contemporanei, non lasciato ai posteri ››.
                Intanto dal mese di febbraio, in contemporanea con gli articoli de <Il Dove-
             re>, la Commissione delle petizioni del Senato aveva cominciato a esaminare il
             ricorso di Cavaciocchi. Questa si radunò dal febbraio al luglio ’20 ben quattro
             volte, in maniera plenaria, per discutere la petizione . Un esame così prolunga-
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             to, sicuramente un’eccezione in relazione ad altre petizioni, era significativo; se-
             gnatamente questa “lunga riflessione” indicava sì la volontà dei senatori di pro-
             cedere con cautela nell’analisi di tale ricorso ma era altresì prova inconfutabile
             dell’importanza e del rilievo della questione. Non solo le accuse nei confronti
             dell’operato di Badoglio risultavano sempre più rispondenti al vero, ma le stes-
             se rimostranze di Cavaciocchi, per il trattamento subito, apparivano pienamente
             giustificate. L’azione, in parte dilatoria tenuta dalla Commissione delle petizio-
             ni, non sfuggì ai sostenitori del generale torinese. Nella seduta del Senato del 26



             129 Per la revisione dell’inchiesta su Caporetto, in “Il Dovere” del 30-31/12/1919.
             130 Gladiator,  La  cricca  militare  nella  prima  fase  della  nostra  guerra, in “Il Dovere” del
                9-10/1/1920.
             131 Gladiator, La cricca militare nella prima fase della nostra guerra, in “Il Dovere” dell’11-
                12/2/1920.
             132 La Commissione delle petizioni si riunì la prima volta il 5/2/20, presenti Garofalo, Pincherle,
                Calisse e Bertelli, poi il 5/5/20, il 2/7/20, presenti Garofalo e Pincherle ed infine il 6/7/20.
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