Page 473 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             ta, confermò il proprio giudizio sull’operato del comandante del XXVII corpo.
             Questo era proprio quanto la Commissione voleva. Essa infatti, come risulta dai
             quesiti proposti, si preoccupò più di accertare e celare le responsabilità di Bado-
             glio, che di appurare sine suspicione l’operato del comandante del IV C.d.A., e
             quindi discolparlo dalle accuse rivoltegli dalla Commissione d’Inchiesta. Cava-
             ciocchi, visto che la Commissione non aveva mostrato alcun interesse per le ri-
             sultanze della Commissione d’Inchiesta, decise sponte sua di inviare un riassun-
             to della sua autodifesa, in quanto a suo parere “i quesiti”, fino ad allora proposti-
             gli “avevano bensì potuto recar luce su taluni particolari […] ma non chiarivano
             gli appunti specifici, che” gli erano stati rivolti dalla Commissione d’Inchiesta e
             che erano stati ragione diretta del suo collocamento a riposo, e sui quali avrebbe
             voluto gli “fossero fatte tutte quelle contestazioni, che a tempo debito” non gli
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             erano state mosse .
                Le attenzioni della Commissione Quarta erano prevalentemente rivolte al so-
             lo Badoglio, tant’è che Cavaciocchi fu costretto, a più riprese, a ribadire giudi-
             zi e considerazioni sul mancato intervento delle artiglierie del XXVII C.d.A. e
             sulla progettata “trappola di Volzana”. L’operato della Commissione rispondeva
             sì alla volontà di chiarire i punti più scottanti del j’accuse cavaciocchiano, ma
             mostrava un atteggiamento molto diverso nei confronti di Badoglio. Di fronte al
             tentativo della Commissione di mettere sullo stesso piano l’azione delle artiglie-
             rie del IV e del XXVII corpo, Cavaciocchi sottolineò:
                   ‹‹Non basta ad equiparare l’azione delle due artiglierie l’aver accertato
                che entrambe aprirono, con un numero maggiore o minore di batterie, il fuo-
                co alle 6 invece che alle 2 del 24 ottobre […] bisogna paragonarne l’effica-
                cia, determinandola dall’arresto o dal ritardo prodotto nell’avanzarsi delle
                colonne nemiche. E’ noto che col concorso indispensabile dell’artiglieria sul
                fronte del IV corpo in alcuni punti il nemico fu nettamente respinto […] men-
                tre invece su tutto il fronte della 19° divisione il nemico irruppe profondamen-
                te entro le nostre linee, arrivando fin sulla linea di pezzi senza essere affatto
                trattenuto, perché […] mancò completamente, da Costa Duole al Kradvrh, il
                tiro di sbarramento dei piccoli e dei medi calibri ››.
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                Né Cavaciocchi ammetteva che fosse messa in dubbio la sua testimonianza
             sul colloquio avuto il 12 ottobre a Cormons con Badoglio:
                   ‹‹Circa l’esattezza delle mie affermazioni, può darsi che invece di dirmi:
                “Ho dato ordine all’artiglieria di non sparare”, il generale Badoglio mi abbia
                detto: “Darò ordine ecc.”; ma la sostanza del brevissimo colloquio a due è


             148 Museo del Risorgimento di Milano, Archivio della Guerra, Fondo Cavaciocchi, cart. 16, ri-
                sposte del generale Cavaciocchi al questionario sottopostogli dalla Commissione per l’esame
                della sua petizione.
             149 Ibidem.
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