Page 477 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 477
V SeSSione - il 1917: proSpettiVe del conflitto 477
siderazioni che hanno fatto giungere alla conclusione predetta. Osserviamo:
Secondo nella relazione venne esposto varie delle doglianze del predetto
generale si sono dimostrate avere qualche fondamento di ragione.
Queste ragioni lo riguardano però più indirettamente che direttamente, nel
senso che non lo scagionano dalla poca capacità dimostrata nel comando, ma
provano il danno che il IV^ corpo d’armata risentì per le manchevolezze di
altri.
La sperequazione nelle misure prese a di lui riguardo, in base alle conclu-
sioni della commissione d’inchiesta, a confronto dei generali Montuori e Bon-
giovanni è manifesta››.
Dalle considerazioni di Pecori–Giraldi emerge chiaramente che, se la Com-
missione non aveva mutato giudizio su Cavaciocchi, era purtuttavia disposta a
riconoscere che fu per errori altrui che la situazione del IV C.d.A. era divenuta
particolarmente precaria. Conclusioni di tal genere non potevano che impensie-
rire Badoglio, preoccupato per il progetto Bonomi di creare un Consiglio dell’E-
sercito e di abolire la figura del Capo di S. M. Egli poi si trovava a far fronte,
come si è visto, al coalizzarsi di una vasta schiera di generali che, animati dal
comune risentimento nei suoi confronti, spingevano Bonomi a realizzare la ri-
154
forma . L’appoggio entusiastico di Giardino alla petizione Cavaciocchi rientra-
va in un progetto di questo genere; l’onta di Caporetto poteva servire benissimo
a intaccare il prestigio di Badoglio e facilitarne, se non la caduta, almeno un ri-
dimensionamento. Badoglio quindi temeva qualsiasi giudizio che non fosse di
completa assoluzione. Il 9 gennaio del ’21 il Capo di S. M. palesò senza mezzi
termini le proprie preoccupazioni al ministro della guerra per il procedimento al
quale era stato sottoposto:
‹‹Ora è evidente che avendomi la Commissione sottoposto ad un interro-
gatorio, e richiesto in seguito di una risposta scritta, io debba conoscere qua-
li siano le conclusioni della Commissione stessa a mio riguardo, cioè circa le
accuse a me rivolte. A parte l’altissima carica che io ho l’onore di coprire, e
che non può ammettere alcun dubbio sulla mia condotta passata di coman-
dante, sta il fatto che anche come semplice privato io sia nel diritto di cono-
scere quale sia l’esito di un giudizio al quale, sia pure per causa indiretta, io
sono stato sottoposto […] io prego V. E. di voler provocare dalla Commissio-
ne stessa una esplicita dichiarazione dalla quale risulti se dall’esame da essa
compiuto risultino fondate oppure no le accuse in questione ››.
155
Trascorsi appena 4 giorni, dopo aver avuto complete rassicurazioni della pro-
pria intangibilità, Badoglio così ringraziò Bonomi:
154 Si veda G. Rochat, L’esercito italiano, cit., p. 255 e sg.
155 ACS, Archivio Bonomi, busta 2, fasc. C. III. 9, Lettera di Badoglio a Bonomi del 9/1/1921.
Tale lettera viene riprodotta in allegato con la denominazione di Doc. n. 2.