Page 482 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             alle operazioni. Molte truppe vennero tratte proprio dall’Africa e nonostante ciò
             l’armata coloniale egiziana era costretta a incrementare il proprio sforzo nella
             difesa del canale. A complicare ulteriormente la situazione, l’ingresso in guerra
             della Bulgaria (14 ottobre 1915) a fianco degli Imperi centrali, il conseguente ac-
             cerchiamento della Serbia e la caduta del “simpatizzante” governo di Venizelos
             in Grecia. Gli Alleati decisero pertanto di aprire un nuovo fronte, quello mace-
             done (detto anche di Salonicco) per correre in soccorso del tracollante esercito
             serbo.
                L’Egitto dunque diventava un’importante base logistica per le campagne di
             Gallipoli, di Macedonia, il canale restava comunque un fronte delicato per la
             minaccia ottomana e allo stesso tempo si doveva garantire il normale passaggio
             delle truppe indiane, australiane e neozelandesi dall’oceano Indiano all’Europa.
             I porti erano congestionati, il flusso di navi, militari, armi, carreggi e animali da
             soma era impressionante.
                La sconfitta tattico-strategica di Gallipoli e la stabilizzazione del fronte ma-
             cedone alleggerirono il gravoso carico dell’Egitto. Le truppe rientrarono nella
             base africana permettendo al generale Murray di abbandonare la difesa passiva
             del canale a favore di una tattica mista. Unità e trincee furono spostate sulla
             sponda orientale dell’istmo in modo da poter contrattaccare le puntate nemiche
             che sarebbero certamente riprese a seguito della fine della campagna di Gal-
             lipoli. Come previsto, il 4 agosto gli ottomani sferrarono una nuova offensiva
             che venne respinta e incalzata dall’avanzare dell’efficientissime truppe montate
             dell’Anzac (Australian and New Zealand Army Corps). La battaglia di Romani
             (4-6 agosto 1916) e la presa di Oghratina decretarono la fine della campagna per
             la difesa del canale. Le truppe di Kress von Kressenstein ripiegarono precipito-
             samente abbandonando l’arido Sinai e pagando soprattutto il grave errore tattico
             di non aver approntato validi sistemi di approvvigionamento idrico.
                Magdhaba,  El Arish e  Rafah furono lasciate  alle  truppe di  Murray. Nella
             primavera del ’17, l’avanzata alleata era alle porte della Palestina mentre per
             destabilizzare ulteriormente quello scacchiere, il capitano Lawrence coadiuva-
             va l’emiro al-Ḥusayn e i suoi tre figli, Ali, Abdallah e Faysal, nell’insurrezione
             dell’Hegiaz.
                Le forze turco-tedesche si trincerarono nella poderosa linea difensiva Gaza-
             Beersheva. La prima e la seconda battaglia di Gaza, combattute rispettivamente
             il 27 marzo e il 19 aprile 1917, furono un grande fallimento per gli Alleati. Alle
             forti posizioni difensive si aggiungevano: a) l’ostinatezza di Murray di attaccare
             frontalmente Gaza per evitare accerchiamenti che avrebbero implicato la costru-
             zione di vaste reti idriche, il prolungamento della linea ferroviaria del Sinai e la
             perdita di ulteriore tempo; b) la carenza di pezzi d’artiglieria.
                Le sconfitte portarono alla rimozione del generale dell’Egyptian Expeditiona-
             ry Force e alla sua sostituzione con Edmund Allenby.
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