Page 69 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             La Russia e il 1917: guerra e rivoluzione

             Prof.ssa Maria teresa GiuSti *




                  ome ha scritto Victor Zaslavsky, «la storia
             C degli ultimi anni dello zarismo è la storia
             di un regime in decomposizione ormai incapace
             di governare, che non voleva né riformarsi né
             lasciare volontariamente il potere, trascinando
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             verso il baratro l’intero paese» . L’impero russo
             era un tipico «impero continentale» che al tem-
             po stesso era lo Stato più esteso del mondo e
             una potenza europea, sebbene rispetto agli Stati
             europei la Russia  da un punto di vista socio-
             politico ed economico fosse molto arretrato. Il
             regime zarista era sopravvissuto alla rivoluzio-
             ne del 1905: riconosciuta la completa disfatta nella guerra contro il Giappone, lo
             zar era riuscito a firmare un trattato di pace perdendo relativamente pochi territo-
             ri. Le truppe così potevano essere trasferite da oriente verso le città della Russia
             centrale per sedare gli scioperi e le manifestazioni operaie.
                Alla sconfitta della rivoluzione del 1905 era seguito un periodo di ristagno
             dell’attività rivoluzionaria che però non sarebbe durato a lungo. Il malcontento
             era diffuso e le azioni organizzate dagli operai avevano ripreso vigore: negli
             anni che precedettero la guerra divennero sempre più frequenti gli scioperi ben
             organizzati, nei quali i dimostranti avanzavano richieste  sia economiche sia po-
             litiche. Ricordiamo infatti che la Russia, come l’Italia, ebbe una sua rivoluzione
             industriale a partire dalla fine dell’800. La classe operaia era numericamente
             minoritaria rispetto ai contadini – dal momento che l’economia rimaneva a ca-
             rattere rurale -  né era una classe del tutto politicizzata. L’indice di analfabetismo
             tra l’altro era altissimo, costituendo così un elemento di forte arretratezza nella
             popolazione.
                Era iniziata la parabola dell’ancien régime dei Romanov, tuttavia il suo crol-
             lo non sarebbe stato tanto rapido e improvviso se non fosse scoppiata la prima
             guerra mondiale.  A fecondare infatti i semi della rivoluzione provvide, in misura
             straordinaria, la guerra e la sua conclusione.  La prima guerra mondiale scardinò
             completamente il sistema degli imperi ed era chiaro a tutti i governi che l’Euro-


             *  Professore associato di Storia contemporanea – Università “G. d’Annunzio” - Chieti.
             1  Victor Zaslavsky, Storia del sistema sovietico. L’ascesa, la stabilità, il crollo, Roma, Carocci,
                1995, p. 51.
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