Page 71 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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I SeSSIone - SocIetà e guerra. Le crISI deL 1917 71
l’insurrezione degli slavi del sud. La responsabilità degli imperi centrali di di-
chiarare guerra alla Serbia, alla Russia e alla Francia deve essere imputata a tre
fattori: 1. Lo stato di decomposizione dell’impero austro-ungarico; 2. il principio
rivoluzionario delle nazionalità che lo corrodeva al suo interno; 3. il rischio di
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frantumazione in una serie di stati indipendenti .
D’altra parte, per l’impero russo, sul piano della politica estera la parteci-
pazione alla prima guerra mondiale fu determinata da tre fattori: l’adesione
dell’impero russo alla Triplice Intesa con Francia e Gran Bretagna; la tradizio-
nale politica espansionistica dell’autocrazia russa che aspirava ad ottenere uno
sbocco sul Mediterraneo; infine il suo atteggiamento aggressivo, soprattutto nei
confronti degli imperi ottomano e austro-ungarico .
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Dal punto di vista della politica interna, il governo zarista vide nella guerra
un’ottima occasione per reprimere una volta per tutte il movimento rivoluziona-
rio e gli scioperi, mobilitando un numero enorme di giovani, dichiarando lo stato
d’emergenza nell’industria, vietando gli scioperi e organizzando manifestazioni
di entusiastico patriottismo. Ma queste misure sarebbero state efficaci solo per
un certo periodo. C’è da dire poi che la guerra sorprese il paese in un momento
di transizione. L’impatto del conflitto fu enorme. I contadini pagarono un prez-
zo altissimo: nei villaggi la guerra fece arenare le riforme, indebolì le aziende
privandole dei giovani maschi adulti e impose un tributo crescente in termini di
tasse e ammassi obbligatori. Ciò spinse molti a ridurre la superficie coltivata e a
destinare al mercato nero parte della produzione agricola.
Dal punto di vista militare, l’esercito russo era formato da contadini semi-
analfabeti e male addestrati, guidati in modo inetto dai membri della famiglia
imperiale e dai generali scelti da loro; inoltre gli armamenti erano obsoleti e
qualitativamente inferiori rispetto a quelli dei nemici, pertanto l’esercito subì sin
dai primi mesi dure sconfitte. D’altra parte, il principale contributo della Russia
alla guerra fu quello di costringere la Germania a combattere su due fronti, este-
nuando così le forze tedesche. Dunque, la Russia inizialmente garantì la vittoria
alle forze dell’Intesa ma subì gravissime perdite: 8 milioni tra morti, feriti e
prigionieri, la metà dei 15 milioni e mezzo di uomini mobilitati, la perdita di
enormi territori a occidente, occupati dal nemico, e il collasso dell’economia. La
monarchia perse definitivamente gli ultimi residui di legittimità e il suo apparato
repressivo uscì fortemente indebolito dal conflitto.
Nell’inverno del 1917 i disordini nella capitale, provocati dalla scarsità di
pane e combustibile, portarono alla caduta improvvisa del regime zarista. Come
ha osservato lo storico statunitense William Chamberlain, la rivoluzione in Rus-
sia fu il risultato non di «una cospirazione ben pianificata o di un colpo di Stato»
6 Ibid., p. 264.
7 Zaslavsky, Storia del sistema sovietico, cit., pp. 51-52.