Page 101 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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II SeSSIone - Il 1918. ASpettI mIlItArI 101
Almeno fino al giorno 29 fu battaglia vera, prova ne siano le elevate perdite
subite dalle truppe italiane.
Le perdite italiane subite nel corso della battaglia di Vittorio Veneto dalla 4ª
Armata nel settore del Grappa assommarono a 833 ufficiali morti, feriti o dispersi
e 23.684 uomini di truppa. In totale, durante il forzamento del Piave, si ebbero
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le seguenti perdite: 433 ufficiali morti, circa 1.000 feriti, 9.450 morti fra la truppa
e 24.300 feriti. Altre fonti autorevoli riportano la cifra complessiva riferita sia
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al settore montano sia a quello di pianura di 38.926 uomini uccisi e feriti. La
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relazione ufficiale fa ascendere la cifra ad oltre 42.000 perdite, incluse quelle bri-
tanniche e francesi. Scrive il gen. Alberti: “Tenace come lo è sempre stato nella
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difesa, l’esercito secolare, che stava per dissolversi, ha dato, anche negli ultimi
giorni, chiara ed inconfutabile prova del suo valore. Un gruppo di 6 battaglioni
della 40ª Divisione, posto di fronte al nostro IX Corpo d’armata, aveva respinto
17 volte i nostri attacchi.” Per testimoniare la durezza degli scontri avvenuti
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sul Grappa e sul Piave dal 24 al 28 ottobre l’Ufficio Operazioni del Coman-
do Supremo diede alle stampe nel 1919 la pubblicazione L’azione dell’esercito
austro-ungarico nella battaglia di Vittorio Veneto. Relazione sommaria desunta
da documenti nemici catturati. L’interrogatorio di alti ufficiali presi prigionieri
e la prima analisi della vasta documentazione rinvenuta sui campi di battaglia
del Veneto ed abbandonata dai reparti dell’esercito austro-ungarico in rotta ed in
disfacimento, infatti, aveva consentito di ricostruire con buona approssimazione
gli eventi della battaglia, anche sulla base degli ordini emanati dai comandi ne-
mici e sulle impressioni degli stessi. È evidenziato che fino al 28 ottobre, quando
fu operato lo sfondamento in direzione di Vittorio, le unità di prima linea e le
riserve ad immediato rincalzo offrirono una buona resistenza, in qualche caso
anche caparbia specie sul Grappa, e solo il 29 ottobre, dopo che già era stato
emanato l’ordine di ripiegamento generale da tutto il fronte, si decise di inviare
dei parlamentari nelle linee italiane per trattare l’armistizio. Sempre allo scopo
di dimostrare che Vittorio Veneto era stata una vera battaglia, almeno nei primi
giorni di combattimenti, e che causò gravi perdite da entrambe le parti, furono
pubblicati i bollettini di guerra dei due comandi supremi impegnati nella lotta.
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“Rivista Militare Italiana” n. 7 del luglio 1928 ha affermato che esso fu preventivamente
sottoposto all’accettazione del Comando Interalleato di parigi, che lo accolse tiepidamente.
24 adriano alberti, Vittorio Veneto, parte I, La lotta sul Grappa, Stato Maggiore Centrale – Uf-
ficio Storico, Roma, 1924, p. 156.
25 Ugo Cavallero, Vittorio Veneto, “Rivista Militare Italiana” n. 11 novembre 1928, p. 1789.
26 Mario Torsiello, Vittorio Veneto. L’impiego delle riserve austro-ungariche, “Rivista Militare”
dicembre 1968, p. 1470.
27 alberto Rovighi, cit., pp. 940-956.
28 adriano alberti, Vittorio Veneto, cit., p. 156.
29 La battaglia di Vittorio Veneto nei bollettini ufficiali italiani ed austriaci. 24 ottobre – 5 no-