Page 99 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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fa durante la loro offensiva. In circa 350 prigionieri esaminati, provenienti da 6
diversi reggimenti e da 3 divisioni, l’aspetto generale della truppa era migliore
di quel che avrebbe potuto attendersi dopo 4 anni di guerra, in questo momen-
to. Non sembrano essere in cattive condizioni per quanto riguarda la mancan-
za di cibo; ma pare che abbiano lo stretto necessario per andare avanti. […]
La salute dei prigionieri sembra generalmente buona, ma essi hanno un aspetto
di stanchezza, per quanto come già detto, ciò non possa ascriversi a mancanza
di cibo.” Riguardo lo stato morale e materiale delle truppe austro-ungariche
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nell’estate 1918, analoghe impressioni di quelle britanniche erano state riportate
dal Comando delle forze francesi in Italia a seguito dell’interrogatorio di 242
prigionieri fatti sul Sisemol: “L’impressione generale che producono i prigionie-
ri è migliore di quella avuta dai prigionieri catturati precedentemente: benché si
lamentino del vitto, gli uomini sono robusti, il vestiario è in buone condizioni.
La parola Landsturm non deve ingannare: attualmente gli uomini del 5° Lst. H.
sono giovani quanto quelli degli altri reggimenti; c’è una grande maggioranza di
uomini dai 20 ai 32 anni.” 17
Il progetto di offensiva italiana che mirava a decidere una volta per tutte
l’esito del conflitto risaliva a prima della defezione bulgara
Circa la concezione del piano d’attacco che portò alla vittoria finale, è noto
che parallelamente ai progetti di operazioni a corto raggio concordati cogli al-
leati nella zona montana del fronte, si era studiato in tutta segretezza, da parte
di pochi e selezionati ufficiali dell’Ufficio Operazioni, un programma offensivo
di largo respiro. Già alla fine di agosto, e quindi ben prima del tracollo della
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Bulgaria e della sua uscita dal conflitto, i comandanti della 3ª e dell’8ª Armata
erano stati incaricati dal Comando Supremo di trasmettere un progetto di opera-
zione offensiva per il forzamento della linea del Piave con obiettivo le alture di
Valdobbiadene e la linea della Livenza. Il piano per un’offensiva in grande stile
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fu concretato dal Comando Supremo entro la prima metà di settembre: “Tutti
i particolari del progetto operativo, segretamente maturato, erano stati rapida-
mente definiti; il 25 settembre, 4 giorni prima della conclusione dell’armistizio
16 allegato al sommario n. 254 del 10 agosto 1918 dell’Ufficio informazioni Forze britanniche
in Italia, Note sui colpi di mano di asiago del 9 agosto.
17 Foglio n. 47173 in data 14 agosto 1918, Relazione Ufficio informazioni britannico, Comando
della 6ª armata.
18 Si trattava della cosiddetta ipotesi F riguardante attacchi delle armate 1ª e 6ª e col concorso
della 4ª sull’altopiano di asiago e nel settore del pasubio in preparazione nell’agosto 1918. Si
veda Regio Comando Supremo Italiano – Comando Supremo, La battaglia di Vittorio Veneto.
24 ottobre – 4 novembre 1918, p. 9.
19 Foglio n. 13013 in data 26 agosto 1918, progetto di operazione offensiva, Comando Supremo
– Ufficio operazioni. Le due armate realizzarono dettagliati progetti d’attacco rispettivamen-
te entro l’8 ed il 14 settembre.