Page 155 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             “L’Arma che nel folto della battaglia e di qua dalla battaglia…”
             Carabinieri nel 1918


             Col. Alessandro DeLLA neBBiA       1



             Sulla prima linea
                   esigenza di disporre di un sempre crescente
             L’  numero di Carabinieri su tutti i fronti della
             Grande Guerra fu costantemente avvertita dal Co-
             mando Supremo durante l’intero arco del conflit-
             to. Dagli iniziali 7.000 carabinieri mobilitati nel
             maggio del 1915, si era giunti alla fine del 1917
             a circa 16.000 unità al comando di sette colonnel-
             li, assegnati al Comando Supremo, all’Intendenza
             Generale, ai Comandi della 1^, 2^, 3^ e 4^ Arma-
             ta e uno posto al comando della 1^ Legione Carabinieri Provvisoria Automa,
             costituita nell’estate a Udine con compiti territoriali sulle aree occupate oltre
             l’originario confine. Dopo la ritirata di Caporetto, il Comando Supremo ave-
             va ripristinato anche un Comando Superiore dei Carabinieri Reali, retto da un
             maggiore generale, con funzioni di organo consulente e ispettivo del Comando
             Supremo per quanto atteneva all’impiego dei reparti Carabinieri mobilitati e al
             loro raccordo con i comandi dell’Arma territoriale in zona di guerra .
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                Nell’ottobre del 1917 il Comando Generale aveva comunicato al Comando
             Supremo l’impossibilità di aderire a nuove richieste di personale  e nel dicembre
                                                                      3
             di quello stesso anno era stato anzi necessario far transitare altri 6.000 soldati e
             caporali dalle altre Armi dell’Esercito nei ranghi dei Carabinieri ausiliari , per
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             far fronte alle gravi problematiche di ordine pubblico all’interno del Paese. Ciò
             nonostante, il Generale Diaz, nel preparare la linea del fronte per resistere alla
             temuta offensiva austriaca di primavera, riuscì ad ottenere nei primi mesi del
             1918 il rinforzo di un’altra sezione mobilitata carabinieri e di altri due plotoni
             mobilitati carabinieri per ciascun Corpo d’Armata e l’ulteriore riserva di un’al-
             tra sezione e di altri tre plotoni carabinieri per ciascuna Armata. Altri reparti di
             carabinieri mobilitati furono assegnati alle Divisioni francesi e inglesi e a quella


             1   Capo Ufficio Storico del Comando Generale dell’arma dei Carabinieri.
             2   Un precedente comando unitario per i Carabinieri, retto da un colonnello, era stato sciolto da
                 Cadorna alla fine del 1915, temendo interferenze sulla linea di comando principale.
             3   Foglio n. 36/13 del 11 ottobre 1917.
             4   Decreto luogotenenziale 2 dicembre 1917, n. 1984.
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