Page 228 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
P. 228
228 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
prossimi decenni di ricostituzione». Questa fu la posizione anche di prezzolini,
Jahier e degli intellettuali vicino alla “Voce”, dai quali abbiamo le testimonianze
pi˘ numerose. Ma anche un nazionalista come Volpe, che spiegò il servizio p
come un “nutrimento morale” offerto al combattente, a proposito delle esperien-
ze propagandistiche scrisse: «Noi auguriamo che siano proseguite e perfezionate
durante la pace, e, cessando di essere espediente straordinario di guerra, diventi-
98
no normale attività educativa ».
Da una chiaccherata serale tra Volpe e Lombardo Radice avvenuta pochi
giorni dopo la battaglia di Vittorio Veneto, nacque il progetto di proseguire la
«propaganda educativa» anche nel paese, istituendo all’interno del Ministero
della pubblica Istruzione un apposito ente che avrebbe stampato un giornale, la
“Rivista dell’educazione nazionale”: questo organismo sarebbe stato «un conti-
nuo “collegamento morale” fra gli educatori, così come il servizio di assistenza
e propaganda nell’esercito è il collegamento morale dei reparti fra loro e col
Comando ». L’allora ministro agostino Berenini, socialista riformista, bocciò il
99
progetto, così nel maggio 1919 Lombardo Radice fu costretto a fondare una sua
rivista, “Educazione nazionale”, per continuare la battaglia finalizzata al rinno-
vamento della scuola italiana.
“Educazione nazionale” non fu l’unica rivista a tentare di far sopravvivere
nella vita civile l’esperienza del servizio p: anche “La Nuova giornata” e “Il
nuovo contadino. Giornale del popolo agricoltore” ci provarono, ma ebbero vita
brevissima.
“La Nuova gionata” fu un quindicinale che, pubblicato a Roma tra novembre
1918 e marzo 1919, si proponeva come guida morale degli ufficiali e vagheggia-
100
va di una società senza fratture tra classe dirigente e masse subalterne .
De “Il nuovo contadino”, fondato e diretto da piero Jahier, abbiamo più noti-
101
zie, anche grazie ad un’antologia di articoli curata da Mario Isnenghi . Vicino
a Lombardo Radice nell’impegno educativo e legato al pedagogista anche da
vincoli di amicizia, Jahier era stato l’animatore del giornale di trincea della 1ª
armata “astico” il cui ultimo numero uscì il 10 novembre 1918. Nell’editoriale
al primo numero della sua rivista “Il nuovo contadino” Jahier volle esplicitare la
continuità tra le due esperienze: «Questo giornale che vi saluta non è un giornale
nuovo. È un compagno di lassù, un amico provato. prima di chiamarsi “il nuovo
contadino” si chiamava “L’Astico, giornale delle trincee” » L’editore del gior-
102
nale fu prezzolini, tramite La Voce editrice, ma i finanziatori erano grossi pro-
98 G. VolPe, Guerra, dopoguerra, fascismo, cit., p. 47 e 48
99 loMBardo radice, Nuovi saggi di propaganda pedagogica, cit., pp. 48-49.
100 G. SaBBatUcci, I combattenti del primo dopoguerra, Laterza, Roma-Bari 1974, p. 36.
101 p. JaHier, 1918. L’astico, cit., pp. 205-242.
102 Ibidem, cit., p. 206.

