Page 237 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             suo comportamento al forzamento del
             piave.
                anche se la guerra sta’ volgendo al
             termine giunge il momento per la na-
             scita di una grande unità. Il 15 ottobre è
             costituita ad albano Laziale la Legione
             Romena, da organizzare, con prigionie-
             ri volontari, al comando del Generale
             Luciano Ferigo, già addetto militare a
             Bucarest , su tre reggimenti. Questi de-
             vono essere composti da tre battaglioni
             su tre compagnie fucilieri ed una mitra-
             glieri oltre ad una sezione lanciabombe
             Stokes e un reparto zappatori. Gli uffi-
             ciali superiori ed i capitani sono italia-
             ni, i subalterni italiani e romeni.
                ai  tre  reggimenti  vengono  dati  i
             nomi di altrettanti eroi romeni martiri
             degli Ungheresi dopo la fallita rivolta
             del 1784: Horea, Closca e Crisan. Il 1°
             Reggimento è completato in brevissi-
             mo tempo, il 2° è formato a novembre
             con  i  veterani  che  hanno  combattuto   1919 Al campo della Mandria di Chivasso,
             al fronte e che conservano il cappello  dov’erano concentrati i prigionieri polacchi che
             alpino e il pugnale degli arditi, mentre  dovevano formare l’esercito della nuova repub-
             gli altri reparti vestono come la nostra   blica polacca fiorirono anche gli amori com’è
                                                 dimostrato dalla foto del matrimonio tra una
             fanteria ma con mostrine dai colori na-  ragazza italiana ed un ufficiale polacco nella
             zionali romeni e fregi particolari.  nuova uniforme di ispirazione francese
                L’addestramento dei reparti sarà fa-
             ticoso, diverse abitudini, anche alimentari, diversa mentalità, necessità di miglio-
             rare il tono fisico provato per molti elementi da un prolungato periodo trascorso
             in prigionia. Saranno inoltre massicciamente presenti nei ranghi gli appartenenti
             a minoranze etniche e diventerà necessario puntare alla formazione di uno spirito
             nazionale, adottando, in primis, il romeno come lingua di servizio e favorendo
             manifestazioni patriottiche e folcloristiche.
                Il 1° Reggimento (82 ufficiali, di cui 9 italiani e 2.600 soldati) si imbarca a
             Taranto per la Romania il 4 febbraio 1919, ma per malintesi tra le nostre autorità
             militari e quelle diplomatiche e per l’interessata contro-propaganda francese il
             reggimento viene ritenuto poco affidabile perché infiltrato dalle idee bolscevi-
             che, cosicché è disciolto poco dopo il suo rimpatrio nonostante la difficile situa-
             zione della Romania, circondata da nazioni ostili, a cominciare dall’Ungheria.
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