Page 299 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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                          Fig. 6 - Taranto, Mar Piccolo, ponte girevole e città antica.
                             Veduta dall’aereo, 1915-1918 (USMM, Fototeca).
             ropa anche se, ovviamente, non fu come quella statunitense attuale di Diego Gar-
             cia citata in apertura. Rispetto alle dimensioni di quest’ultima, le sue grandez-
             ze furono assai più contenute, il concetto di globalizzazione dietro la più recente
             delle due è senz’altro a una scala differente. Da quella stazione aeronavale ve-
             neziana partirono, in ogni caso, missioni fondamentali di bombardamento e di
             ricognizione strategica che fornirono basi informative imprescindibili alle azio-
             ni di terra dell’Esercito nazionale e degli alleati. Non è un caso che l’aviazione
             di Marina, ai minimi termini all’inizio della guerra, entro il 1918 raggiunse uno
             sviluppo e un peso notevoli. Tanto che tra le molte visite del re al fronte a Vene-
             zia e nei dintorni, nel Diario di guerra di Thaon di Revel sono spesso ricordate
             proprio quelle alla stazione aeronavale in questione.


             Epilogo
                Dovevo parlare solo del ruolo delle basi navali e aeree della Regia Marina
             nel 1918, ma forse ho introdotto altro. In chiusura, accenno a una questione ul-
             teriore.
                Dopo i giorni di Caporetto, tra ottobre e novembre 1917 Thaon di Revel fece
             arretrare da Grado a Venezia – e poco più a nord-est, sulla spiaggia di Cortellaz-
             zo – il personale e tutte le istallazioni mobili della propria forza armata e dell’E-
             sercito, salvati quasi per intero dalla distruzione e dalla cattura. a quanto è dato
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