Page 301 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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III SeSSIone - I CappellanI MIlItarI                                301



             Italians good fellows.
             l’italia vista dai soldati britannici



             Dott. giacomo innOCenti        1


                   om’è noto l’Italia entrò nel conflitto mon-
             C diale nel 1915, schierandosi con l’Enten-
             te contro gli Imperi Centrali . I Paesi dell’Intesa
                                      2
             avevano cercato l’alleanza con l’Italia con uno
             scopo  preciso:  dividere  ulteriormente  le  forze
             di Germania e Austria-Ungheria, così da ridurre
             la pressione che queste ultime esercitavano sui
             vari fronti. In questo modo gli Imperi Centrali
             avrebbero dovuto, se non interrompere, certa-
             mente moderare la loro spinta offensiva contro britannici e francesi a occidente
             e contro i russi a oriente.
                Gli scarsi progressi dell’esercito italiano contro l’Impero asburgico e la sua
             incapacità di sconfiggerlo in tempi brevi, misero sempre più in secondo piano gli
             sforzi compiuti dalle Forze Armate italiane. Considerando il punto di vista degli
             anglofrancesi, che naturalmente ritenevano prioritaria la sconfitta della Germa-
             nia, il conflitto italiano divenne progressivamente una guerra secondaria e solo
             sussidiaria al fronte occidentale.
                I membri dell’Intesa, su tutti Francia e Gran Bretagna, chiesero quindi all’e-
             sercito guidato da Cadorna di mantenere una costante pressione contro le forze
             dell’esercito austroungarico.
                Le operazioni condotte dal Regio Esercito rivestivano una certa rilevanza per
             i suoi alleati principalmente perché impedivano all’Austria-Ungheria di inviare
             forze sugli altri fronti. L’Intesa auspicava che Vienna fosse obbligata a ritirare
             parte delle sue unità dal fronte balcanico e da quello orientale, per destinarle al
             fronte italiano.
                A Londra e a Parigi c’era la speranza che l’azione italiana obbligasse la Ger-
             mania ad aiutare la sua alleata meridionale: cioè, che la situazione militare au-


             1   Dottore di ricerca in “Istituzioni e politiche”, cultore di Materia per gli insegnamenti di Storia
                 delle Relazioni tra Nord america ed Europa, Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Inter-
                 nazionali, Storia delle Istituzioni Militari e dei Sistemi di Sicurezza, Storia Contemporanea e
                 Storia delle Istituzioni politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
             2   Cfr. ToSCaNo MaRIo, Le convenzioni militari conclusive fra l’Italia e l’Intesa alla vigilia
                 dell’intervento, Giuffré, Milano, 1936.
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