Page 300 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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                         Fig. 7 - Venezia, l’Arsenale, 1915-1918 (USMM, Fototeca).


             sapere, la Regia Marina non ebbe – infatti – una sua Caporetto, come il medesi-
             mo Revel ebbe modo di sottolineare a guerra finita. Dall’attacco tedesco diretto
             e dal conseguente sfondamento a sorpresa la Marina non fu colpita direttamente
             e ne uscì con un arretramento: un’operazione importante, comunque non una im-
             ponente ritirata. a seguire, Thaon di Revel fece preparare i piani anche per l’ab-
             bandono di Venezia. Ma la resistenza a Cortellazzo e dintorni, in parallelo con
             quanto fatto dalla IV armata sul Grappa più nell’interno, fu sufficiente e permise
             di consolidare il fronte di terra a contatto col mare e le vicinissime basi aeree e
             navali. perché la più grande battaglia in campo aperto affrontata dalla Regia Ma-
             rina nella prima guerra mondiale fu, in fondo, una battaglia terrestre e non in alto
             mare. Non è un caso che essa sia stata rappresentata a poca distanza dagli even-
             ti proprio come tale già nella Cronistoria documentata, l’«after action report» di
             cui in apertura, oltre che in un gran numero di riprese fotografiche aeree dell’a-
             viazione navale da ricognizione, e che tutto ciò che accadde su quella spiaggia
             rivestì in seguito anche nell’immaginario pubblico un ruolo assai particolare.
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