Page 304 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             Premier era riuscito a fare in modo che fossero inviate alcune batterie britanniche
             in Italia,  che parteciparono anche all’undicesima battaglia dell’Isonzo.
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                A parte queste poche batterie e un numero ridotto di volontari della Croce
             Rossa,  i britannici non comparvero sul fronte italiano, cosa che creò una si-
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             tuazione particolare: la popolazione italiana non era consapevole del ruolo che
             la Gran Bretagna stava avendo nel conflitto e altrettanto può essere detto dei
             britannici nei confronti della guerra italiana.
                Ci furono alcune eccezioni: alcuni inglesi cercarono di fare presente il ruolo
             che gli italiani avevano nel conflitto, e cercarono di rendere noti anche Oltrema-
             nica i sacrifici che stavano patendo gli uomini del Regio Esercito.
                Un esempio su tutti è Kipling. L’autore di “Kim” infatti seguì alcune unità
             degli alpini e da questa esperienza ricavò il materiale per scrivere un reportage,
             in cui evidenziò le condizioni estreme della guerra in montagna. 12
                Un altro importante personaggio che giunse in Italia fu Lord Northcliffe, ma-
             gnate della carta stampata inglese.  Egli venne in Italia e visitò il fronte, scri-
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             vendo degli interessanti reportage, in cui esaltava lo sforzo italiano, anche lui
             rimanendo fortemente impressionato per la durezza della guerra nelle Alpi. Nei
             suoi scritti Northcliffe sottolineò come il conflitto dell’Italia contro l’Austria-
             Ungheria fosse quasi totalmente sconosciuto tra i britannici, come poco noto tra
             gli italiani era il ruolo che la Gran Bretagna rivestiva nel conflitto. Dal punto di
             vista dell’editore, era essenziale che entrambi i popoli si conoscessero meglio,
             in modo che il conflitto diventasse qualcosa di condiviso e non solo uno scontro
             nazionale. 14
                Come detto poco prima però, sia il Governo italiano, che i generali britannici
             erano contrari all’invio di unità inglesi in Italia, cosa che ovviamente manteneva
             quello stato di inconsapevolezza reciproca.
                La situazione cambiò radicalmente alla fine del 1917. La battaglia di Caporet-





             10  Una vivida testimonianza che riporta l’esperienza degli artiglieri britannici che opera-
                 rono in Italia, prima e dopo Caporetto, sono le memorie recentemente ripubblicate di
                 DaLToN HUGH (trad. it.), Con gli inglesi sul fronte italiano, Itinera progetti, Bassano
                 del Grappa, 2016.
             11  Una splendida testimonianza sulla Croce Rossa britannica in Italia, come di diverse con-
                 siderazioni sul conflitto, ci è stata lasciata da Trevelyan, cfr.: TREVELYaN GEoRGE
                 M., Scene della guerra d’Italia, (a cura di ISNENGHI MaRIo), Edizioni di Storia e
                 Letteratura, Roma, 2014.
             12  Cfr.: KIpLING RUDYaRD (trad. it.), La guerra nelle montagne, Mursia, Milano, 2011.
             13  Cfr.: LEE THoMpSoN J., politicians, the press, and propaganda. Lord Northcliffe and
                 the Great War, 1914-1919, Kent State University press, Kent, 1999.
             14  NoRTHCLIFFE aLFRED C. W. H., at the war, Hodder and Stoughton, London, 1916, pp.
                 189-222.
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