Page 333 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
P. 333

III SeSSIone - I CappellanI MIlItarI                                333


             richiedendo che prima si provvedesse alla concentrazione di tutti i prigionieri
             italiani sparsi in centinaia di sperdute località russe, per sapere con precisione
             quanti fossero coloro interessati al trasporto in Italia; Sonnino ribadiva che prima
             di immaginare trasporti consistenti sarebbe stato necessario svolgere “attenta
             prudente selezione individui da liberare” . Poi, nel gennaio 1916, comunicò di
                                                  56
             voler “autorizzare l’ingresso nel Regno soltanto dei prigionieri aventi grado di
             ufficiale e disposti a compiere il viaggio a loro spese” . Questa impostazione
                                                               57
             estremamente restrittiva suscitò forti malumori tra i prigionieri interessati alla
             liberazione, che in molti casi dopo il concentramento negli appositi campi di
             prigionia avevano anche conosciuto un sensibile peggioramento delle proprie
             condizioni di vita, privi com’erano ora della libertà di movimento e di lavoro di
             cui in molti prima godevano, specie coloro collocati presso famiglie e aziende
             agricole. Gli ufficiali prigionieri si mobilitarono inviando rapporti e memoriali
             che descrivevano le durissime condizioni di vita nei campi, l’impossibile convi-
             venza con gli italiani che continuavano a dirsi fedeli all’Austria, il trattamento
             subito in particolare dai soldati, che continuava ad essere quello solito riservato
             ai nemici . In un’occasione, dicendosi disposti a tutto pur di essere trasportati
                      58
             in Italia, annunciavano che a tal fine avrebbero avviato un’attiva campagna pro-
             pagandistica attraverso la stampa italiana e l’intercessione di personalità di pri-
             mo piano . Dimostrarono effettivamente una sorprendente capacità di pressione
                      59
             mediatica, stimolando le reazioni indignate delle associazioni irredentiste in Ita-
             lia, di quei sodalizi organizzati dai fuoriusciti dall’Austria, che avevano svolto
             azione di mobilitazione a favore dell’intervento e che si proponevano come i
             rappresentanti di quelle che sarebbero diventate le “nuove province” annesse
             all’Italia a guerra finita. Al contempo si fecero forti del sostegno di influenti
             settori della stampa nazionale, che iniziò a interessarsi del caso facendo visitare
             i campi dai propri corrispondenti in Russia e pubblicando veri e propri reportage
             sulle condizioni di vita di questi italiani, laceri, malati, vestiti di stracci, molti
             con piccole ceste di paglia al posto delle scarpe. “Prigionieri e dimenticati, que-
             sti poveri italiani d’Austria, tormentati, nel loro ultimo esilio, ripensano ancora





             56  Ivi, De Martino, segretario generale del ministero degli Esteri, al ministro Barzilai, 25.10.1915;
                 Sonnino a Carlotti, 20.10.1915.
             57  archivio Centrale dello Stato, Roma (aCS), Ministero della Guerra (MG), Comando su-
                 premo (CS), Segretariato generale per gli affari civili (SGaC), b. 468, fasc. 42, Rilascio di
                 prigionieri irredenti in Russia, copia di nota del ministro degli Esteri Sonnino al presidente
                 del Consiglio, 14.4.1916.
             58  Si veda ad esempio aSMaE, aG, b. 337, fasc. 72, sf. 2, prigionieri irredenti in Russia, copia
                 della petizione di un gruppo di ufficiali a nome anche di 500 soldati raccolti nel campo di
                 Kirsanov inviata al consolato italiano di Mosca, 1.10.1915.
             59  Ivi, Carlotti a Sonnino, 28.10.1915.
   328   329   330   331   332   333   334   335   336   337   338