Page 356 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             cordi prebellici, ponendo alle Potenze vincitrici la necessità di rinegoziare – fra
             loro e con i soggetti emersi dalla dissoluzione degli assetti preesistenti – nuovi
             e non sempre facili equilibri. L’Italia sarebbe stata coinvolta in questo processo,
             soprattutto con le lunghe trattative che portano alla firma del trattato di Rapallo
             (12 novembre 1920) e alla normalizzazione dei rapporti con il neonato Regno dei
             serbi, croati e sloveni. Anche in questo processo, inoltre, gli Stati Uniti avrebbe-
             ro trovato una parte, con un impegno che inizia con la conferenza sul disarmo
             navale del 1921-22 e culmina nella firma del patto Braind-Kellogg (1929), ulti-
             mo grande tentativo di “multilateralizzare” la garanzia di sicurezza chiesta a Wa-
             shington da un’Europa che trova problemi crescenti nel preservare il suo equili-
             brio interno. Nessuna di queste iniziative avrebbe avuto esiti duraturi. Esse sono,
             comunque, indicative della natura quanto meno parziale dell’“isolazionismo”
             che caratterizzerebbe i “ruggenti anni Venti” e del perdurare anche dopo la svolta
             del 1918-19 dell’apertura al mondo che – più a ancora del presunto idealismo –
             rappresenta il tratto saliente della politica wilsoniana durante il primo conflitto
             mondiale.
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