Page 284 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo



                                              di adeguare il proprio modus operandi a quello dell’avversario che, nella clandestinità,
                                              può muoversi liberamente e colpire i rappresentanti dello Stato, sfruttando l’effetto della
                                              sorpresa. Per far ciò, costituisce rapidamente, nonostante le limitazioni finanziarie che
                                              EGLI stesso si impone, una rete di basi operative «avanzate», supportate da basi logistiche
                                              «arretrate», al di fuori delle caserme, affittando abitazioni civili, all’interno delle quali i suoi
                                              uomini conducono una vita aderente e coerente al contesto in cui operano (fabbriche e
                                              università) e allo status loro attribuito (operaio, impiegato, studente, ecc.), al fine di eludere
                                              anche eventuali azioni di contro interdizione da parte dei brigatisti.
                                              Si parla di una metodologia di lavoro fondata sulla centralizzazione verticistica, con
                                              limitati livelli gerarchici intermedi che, altrimenti avrebbero potuto rallentare i pro-
                                              cessi decisionali e compromettere la tempestività dell’azione. Una catena di comando
                                              e controllo assai snella e un numero limitato di operatori garantiscono un dispositivo
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                                              mente aggiornato sullo sviluppo delle indagini ed in grado di essere proiettato su tutto
                                              il territorio nazionale. Il Gen. dalla Chiesa si rivela anche in questo un antesignano,
                                              introducendo in quelle che, grazie a lui, diventeranno le moderne tecniche di polizia
                                              giudiziaria, il concetto di Task-Force, elemento dottrinale puramente militare, origi-
                                              nariamente introdotto per la prima volta agli inizi della 2^ Guerra Mondiale dalle


                Il Colonnello dalla Chiesa durante
                una visita del Ministero dell’Inter-
                no al Comando Legione Carabinieri
                Palermo, descrive l’organizzazione
                e l’articolazione dei Reparti. Foto
                E. Brai
































                                              Forze Armate statunitensi e che, in un linguaggio atecnico, può essere definito come
                                              un piccolo gruppo di diverse unità militari destinato a compiere, sotto un comando
                                              unificato, una specifica missione operativa.
                                              Il Generale si sofferma altresì sulle diverse tecniche di acquisizione degli obiettivi che
                                              stavano già divenendo patrimonio comune delle Sezioni Anticrimine dei Carabinieri
                                              all’indomani dello scioglimento del Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria di Torino,
                                              condensate in un acronimo utilizzato ancora oggi dalle Forze di Polizia italiane: Ocp
                                              (Osservazione, Controllo e Pedinamento).
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