Page 329 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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iniziata. Il Muftì era già da tempo in contatto ‘segretamente’ con gli italiani e
l’intelligence inglese aveva ben compreso che il dinamismo dei Centri S.I.M. in
Medio Oriente era dovuto anche al forte avvicinamento al mondo della politica
araba e ai suoi leader (principalmente Hadj Amini) in funzione anti-britannica.
Il 10 aprile 1941 Rashid Ali al Gailani dichiarò se stesso Primo Ministro
dell’Iraq e firmò un trattato con Germania e Italia, cercando anche di cacciare
dall’Iraq gli inglesi. Il colpo di stato fallì e Rashid fuggì in Iran insieme al Muftì
che prese alloggio a Teheran, nella residenza dell’ambasciatore giapponese.
Quando gli eventi del 1941 resero necessaria l’evacuazione dei diplomatici
dell’Asse dalla città, il governo iraniano diede anche il permesso per l’eva-
cuazione di 500 italiani: Luigi Petrucci, il Ministro della Legazione italiana,
pensò che quella era una occasione eccellente per far fuggire anche il Muftì.
Travestito da italiano, Hadj Amini viaggiò con il gruppo in autobus fino alla
frontiera di Erzerum con la Turchia; da lì tutti continuarono
il viaggio in treno via Ankara-Istanbul per giungere a
Roma. Il 5 novembre l’illustre arabo lasciò Roma per
raggiungere a Berlino Rashid al Gailani, dove furono
trattati come ospiti eccellenti del Führer.
Nel 1942, insieme a Rashid, Hadj Amini faceva la
spola tra Berlino, Roma e Atene, mantenendo il colle-
gamento tra i leader arabi e le autorità dell’Asse. Quel-
lo che interessava al fascismo era anche quella estesa e
intricata rete politica che Hadj Amini aveva lasciato nel
mondo arabo; rete che continuava a funzionare benissi-
mo e a fornire notizie molto interessanti delle quali si
avvalsero gli italiani nel tentativo di prevalere in
quella zona strategica anche sugli alleati
tedeschi. Secondo le notizie inglesi e 166 Oltre al già cita-
166
americane, Hadj Amini si faceva chia- to volume di De
Felice sul Fasci-
mare in Italia ‘il premier degli Stati smo e l’Oriente,
per i documenti
Uniti Arabi’… ed era una figura di v. ASMAE, Affari
grande valore strumentale per la Politici, Iraq, b. 17.
politica araba fascista.
Finita la guerra, nel maggio
1945 Hadj Amini andò in Sviz-
zera con una quindicina di se-
guaci. Le autorità elvetiche,
non volendo ospitare l’im-
barazzante personaggio, lo
espulsero verso la Francia
e il gruppo fu alloggiato
vicino Parigi. I francesi vo- Hadj Amini.
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