Page 331 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
P. 331

dante  una  riunione  di  circa  cinquanta  membri,  nel  settembre  1940,  durante
                     la quale si discusse sui cantieri navali greci, sulla localizzazione di caserme
                     militari e depositi di armamenti, sul numero delle truppe alla frontiera e sulla
                     mobilitazione greca, sulla produzione di armi dell’industria di Stato, sull’au-
                     mento della propaganda greca a Corfù.
                        In quella occasione fu deciso che tutti i membri dovevano girare armati e
                     che, pertanto, ad ogni italiano doveva essere consegnata un’arma. Nell’ottobre
                     1940 i ‘Sempre Pronti’ sembravano essere ben organizzati ma il lavoro degli
                     agenti era sempre più difficile e rischioso visto che erano seguiti, notte e gior-
                     no, dalle autorità di polizia greche. La ‘Quinta Colonna’ non riuscì a condurre
                     operazioni di una certa importanza anche perché i tedeschi non avevano colla-
                     borato, come era stato invece previsto.
                        Nell’aprile 1939, al momento della riorganizzazione del servizio in quello
                     Stato, Melen era l’incaricato del controspionaggio in Atene, al Pireo, a Salonic-
                     co, a Patrasso e a Corfù. Di lui si diceva che era un ‘veterano’ con una gamba
                     ferita: questa descrizione corrispondeva però a quella di un impiegato nell’Uf-
                     ficio dell’addetto militare colonnello Mondini, il cui nome era D. Oliviera: pro-
                     babilmente i due erano la stessa persona oppure Mondini usava Oliviera per
                     i contatti con fiduciari. Il lavoro di Oliviera era facilitato dal fatto che aveva
                     come compito ufficiale di sovraintendere alla Mobilitazione e alla Milizia Fa-
                     scista: questo impegno gli dava la possibilità di venire a contatto apertamente
                     con la colonia italiana e di visitare l’interno della Grecia, anche per raccogliere
                     informazioni, credendo così di non suscitare sospetti.
                        Oltre a questa principale organizzazione con base ad Atene, vi era uno spe-
                     ciale servizio per il Dodecaneso sotto la direzione di D. Diego, console d’Italia
                     al Pireo. Non si hanno dettagli sul suo lavoro ma sicuramente il maggior impe-
                     gno di quell’ufficio, a parte la propaganda, era di ottenere informazioni sulle
                     vicine isole greche e sul traffico commerciale nonché reclutare agenti visto che
                     il Dodecaneso era l’unica comunità greca sotto la diretta influenza italiana. I
                     principali agenti del console erano i fratelli Diego e Umberto Dracoupuolos.
                        A questi due organismi si aggiunse, nel settembre 1940, un servizio dell’Uf-
                     ficio dell’addetto militare, diretto da Carlo Colonna e da un certo Dubini, re-
                     sponsabile dell’invio di agenti dalla Grecia in Iran e in altre nazioni nel Vicino
                     e Medio Oriente.
                        Nel dicembre 1942 aveva preso il comando del controspionaggio in Grecia
                     e nei Balcani (con antenne a Pristina e Dkjakovitza)  Carlo Sirombo, ormai ge-
                     nerale, con competenza sul Medio Oriente e l’Egitto. Gli inglesi ritenevano che
                     il generale fosse anche il Capo del S.I.M. per i Balcani. Il vice di Sirombo era il
                     colonnello Bassignani, responsabile anche della Scuola di Addestramento per
                     agenti del Medio Oriente e Egitto.
                        Dopo l’attacco alla Grecia, con la presenza delle truppe operò al Quartier
                     Generale della 5^ Armata anche un Ufficio Informazioni che, tra il dicembre






                                                           Il s.I.M. per l’estero e all’estero                 331
   326   327   328   329   330   331   332   333   334   335   336