Page 337 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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vertice della Regia Aeronautica, ambedue confinati alle materie di loro compe-
tenza. Anche l’Esercito aveva un Servizio presso lo Stato Maggiore, il S.I.E.
Conoscevano abbastanza bene anche l’organizzazione interna del S.I.M. ma
acquisirono chiare conoscenze solo dopo essere sbarcati in Italia e aver avuto
la possibilità di interrogarne numerosi ex agenti. Infatti, alcuni documenti pre-
cedenti evidenziano che possedevano un quadro incompleto della rete d’intel-
ligence operante in Italia e all’estero, ancorché utile ai nostri giorni per colmare
alcune lacune nelle ricostruzioni dell’attività informativa.
Erano al corrente dei mutamenti nell’organizzazione generale dopo il 1941,
ma era opinione degli inglesi che i cambiamenti sopravvenuti non avevano di
molto alterato l’organizzazione generale.
La loro distinzione, non dettagliatissima, era comunque efficace: il S.I.M.
era l’Ufficio informativo del Comando Supremo; il S.I.E. e il successivo R.I.E.
(Reparto Informazioni Esercito) operavano nel quadro dello Stato Maggiore
dell’Esercito, mentre ogni reggimento, divisione, corpo d’armata avevano un
proprio Ufficio Informazioni Militari (U.I.M.). Il personale di questi Uffici era
sempre stato scelto dal S.I.M. tra militari che avessero avuto precedenti espe-
rienze nel settore informativo o avessero seguito uno speciale corso. Per il re-
sto, però, costoro non avevano alcuna dipendenza dal S.I.M.
Nel rapporto gli inglesi sottolineano che non avevano grande stima dei vari
U.I.M. perché non disponevano di molto personale e che spesso, quindi, si
limitavano all’interpretazione delle situazioni operative: questo accadeva so-
prattutto a livello divisionale. Gli Uffici di Corpo d’Armata, quando avevano
sufficiente personale, coprivano anche il settore politico ed economico ma mol-
to dipendeva dagli orientamenti e dalla sensibilità del generale Comandante.
Secondo le notizie degli inglesi, fino all’aprile 1943, in Albania il controspio-
naggio era stato affidato esclusivamente a questi Uffici Informazioni.
In effetti, nel 1940, dai documenti italiani si evince che era stata prevista la
costituzione di un Centro C.S. dipendente dal quel C.S.M.S.S. (Controspionag-
gio Militare e Servizi Speciali), staccato dal S.I.M. e dipendente direttamente
dal generale Ubaldo Soddu, con a capo il colonnello Santo Emanuele, che ebbe
vita breve (v. sopra) e fu disciolto poco dopo, riportando nell’alveo del S.I.M. 175 Cfr. M. G. Pasqua-
175
lini, Carte Segre-
il controspionaggio. te…, cit., vol. II, p.
I Centri presenti in Albania dipendevano effettivamente dall’Ufficio ‘I’ di 118-119.
Tirana. Una Sezione informativa era stata intanto costituita come parte inte-
grante del Comando Superiore delle Truppe d’Albania (C.S.T.A.), nel quadro
generale delle Grandi Unità dipendenti: un procedimento normale e diffuso
nell’organizzazione militare italiana dell’attività informativa.
Non era comunque facile ricostruire ex-post l’organizzazione attuata e
quella che avrebbe dovuto esserlo: i progetti si susseguivano rapidamente con
l’evolversi del conflitto.
Il lungo rapporto riassuntivo del 1944 concerneva anche l’O.V.R.A., della
Il s.I.M. per l’estero e all’estero 337