Page 341 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Cettigne (sotto-Centro formato nell’aprile 1943). In precedenza era stata una
                     Sottosezione dipendente dall’Ufficio Informazioni Militari del C.S.T.A.
                        Vi era anche un ‘anomalo’, per gli inglesi, Nucleo a Kotor che originaria-
                     mente aveva fatto parte del S.I.S. (Servizio Informazioni della Marina); poi era
                     passato come Nucleo C.S. all’Ufficio ‘I’ del Governatorato del Montenegro.
                        Questo rapporto indicava anche gli Uffici ‘I’ delle varie Armate presenti nei
                     Balcani con l’indicazione di tutto il personale in organico.
                        Seguiva infine un dettagliatissimo elenco dei vari agenti, subagenti e fidu-
                     ciari (circa cinquanta con indirizzi e specialità), nonché degli operatori radiote-
                     legrafisti utilizzati dai vari Centri.
                        Gli  inglesi,  in  sintesi,  erano  informati  perché  avevano  seguito  le  attività
                     intelligence dell’Italia nei Balcani fin dagli Anni Trenta, notando che, in quel
                     periodo, i Servizi italiani e tedeschi non collaboravano molto e la tendenza
                     dei primi era di ricorrere frequentemente alla copertura di varie Agenzie di
                     Assicurazioni.




                     8. Il S.I.M. in Svizzera

                        Anche l’Italia aveva in Svizzera delle antenne attivissime e alcuni documen-
                     ti americani e inglesi, oltre a quelli del Fondo S.I.M., contribuiscono alla rico-
                     struzione, anche se parziale, dell’organizzazione italiana nel territorio elvetico
                     e in quello italiano prossimo al confine.
                        Gli elenchi dei membri del S.I.M. o di agenti italiani in Svizzera, nel periodo
                     precedente all’armistizio, sono molto dettagliati nei documenti americani, in
                     particolare in quelli prodotti o ricevuti dall’X-2 di Washington, riuscendo a
                     fornire una idea della rete.                                                   178   NARA,  RG  226,
                                               178
                        Tra i leaders dell’intelligence italiana (come gli americani li ritenevano) era   NND  –  917171,
                                                                                                       giugno 1944.
                     segnalato il generale Tancredi Bianchi, addetto militare: di lui sapevano che era
                     il capo della rete informativa italiana in Svizzera, così come disponevano di
                     molte notizie sul capitano Federico Crivelli, responsabile per il Canton Ticino,
                     in ottima amicizia e collaborazione con il capo della Camera di Commercio
                     italiana a Lugano.  Era ben nota l’opera e la professionalità del capitano Eu-  179   Su  Tancredi  Bian-
                                       179
                                                                                                       chi, cfr. anche Fran-
                     genio Piccardo, tanto che diverrà una delle pedine più importanti nell’attività   co Fucci, Spie per la
                     in Svizzera dopo l’armistizio. Sapevano che a Basilea il responsabile del con-    libertà , cit., pp. 83-
                                                                                                       96.
                     trospionaggio era il Vice Console Galetti e che, precedentemente, lo era stato il   180   NARA,  RG  226,
                     capitano Gastaldi. Questo ufficiale aveva dovuto lasciare nel settembre 1942 la   NND  –  917171.
                                                                                                       Nel la  lunga  lista
                     Svizzera per Roma a causa del suo arresto (con un altro agente) perché scoper-    dei  leaders  dell’in-
                                                                                                       telligence  italiana
                     to a tentare di costituire un Centro occulto a Basilea; nonostante tutto, vi ritor-  in Svizzera, a pagi-
                                                                                                       na 85,  Guisi era co-
                     nò non molto tempo dopo con il compito di spiare i Servizi francesi e svizzeri.   sì definito: Former-
                        Francesco Guisi, console italiano a Losanna e capo del Fascio di quella città,   ly Italian Consul at
                                                                                                       Lausanne.  Head  of
                     era probabilmente anche un agente tedesco:  era un esperto di questioni del       Lausanne   Fascio.
                                                                 180
                                                                                                       Italian and German
                     Vicino Oriente, a loro dire. Nell’intelligence aveva operato anche un preceden-   agent.




                                                           Il s.I.M. per l’estero e all’estero                 341
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