Page 340 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Giuseppe Motta e il tenente Mario Capretti. C’era stato anche il capitano
                                      Egon Breitner, segnalato a Trieste poco dopo l’8 settembre e i Carabinieri,
                                      capitani Francesco Lisiani e Pancrazio Perretti.  A Susak lavoravano i tenenti
                                      Antonio Travaglia (a Fiume dopo l’armistizio) e Luigi Ferencic che era stato
                                      trasferito a Mostar prima dell’armistizio, con tre sottufficiali, Luigi Orzinco-
                                      lo, Francesco Girola e il sergente Luigi Ferro, trasferito a Roma pochi gior-
                                      ni prima dell’8 settembre. A Spalato era responsabile il capitano Valentino
                                      Molina, con alcuni collaboratori e un radiotelegrafista del S.I.M. di Napoli,
                                      il sergente Capece. Pordenone aveva almeno venti operatori in organico,
                                      alcuni dei quali però distaccati a Trieste.
                                    –  il Centro di Zagabria lavorava sotto la copertura consolare e commerciale.
                                      Gli inglesi non avevano molti dettagli, salvo conoscere che era stato diretto
                                      dal tenente colonnello Denari che era in Svizzera al momento della redazio-
                                      ne del rapporto (maggio 1944). Si sapeva altresì che prima della creazione
                                      dei Centri di Brod, Mostar e Sarajevo aveva mantenuto dei sotto-Centri in
                                      queste località. Era noto, inoltre, che aveva avuto dei problemi con il Centro
                                      di Belgrado per competenze territoriali. Tra le varie notizie, viene indica-
                                      to come Vice Capo Centro di Zagabria il capitano dei Carabinieri Giorgio
                                      Manes, che diventerà nel periodo post-bellico Vice Comandante Generale
                                      dell’Arma.
                                    –  il Centro di Mostar era stato costituito nel giugno 1943, come quello di Sara-
                                      jevo, mentre quello di Brod era in via di formazione nell’agosto dello stesso
                                      anno, con copertura consolare. Non sembrava però che né Sarajevo né Mo-
                                      star avessero iniziato la loro attività. A capo del Centro di Mostar era stato
                                      designato il capitano Guglielmo Mancini.
                                      Anche sul Centro di Belgrado non vi erano molti elementi. Aveva compe-
                                      tenza su tutta la Serbia, però copriva anche l’Albania e il Montenegro. Lo
                                      dirigeva il colonnello Morten che proveniva da una famiglia che aveva con-
                                      siderevoli collegamenti commerciali con la Serbia e in particolare con l’area
                                      di Skopje.
                                    –  il Centro di Tirana, situato in Via Generale Guzzoni 89, aveva come sotto-
                                      Centri Pristina, Tetovo (retto dal capitano dei Carabinieri Riccardo Giove-
                                      netti), Korca. Due ufficiali erano stati distaccati a Scutari e a Podgorica. Co-
                                      mandava il Centro di Tirana il colonnello Maderni: aveva sostituito il colon-
                                      nello Vincenzo Toschi che aveva lasciato quel comando nel luglio 1943; al
                                      momento dell’armistizio si trovava a Roma e non risultava che fosse tornato
                                      in Albania.
                                      Nella ricostruzione inglese, dipendenti dalla Sezione ‘Bonsignore’ c’erano
                                   sempre: il Centro di Trieste, con sede presso il Regio Ufficio Brevetti e Con-
                                   cessioni  in Via dei Porta 11, con sottocentri a Susak, Pola e Lubiana (con sede
                                   presso l’Ufficio Studi Costruzioni Affari vari) e nuclei a Postumia e Udine. Dal
                                   Centro di Tirana dipendevano i sottocentri di Durazzo, Valona, Castelnuovo e






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