Page 90 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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90 XXXIV Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm
nelle istituzioni e nei funzionari. Nel primo caso il modello era quello della indirect rule,
già largamente usato dai britannici nel loro Impero. Francia ed Europa Nord-Occidentale
furono esempi del primo tipo di attività, Germania e Giappone della seconda, con l’Italia
in una situazione più simile alle prime dopo l’armistizio del settembre 1943. Una Civil
Affairs Division fu costituita presso il War Department, con la denominazione di Provost
Marshal General’s Office, per coordinare la pianificazione e l’addestramento del personale
da impiegare, per il quale fu allestita una scuola apposita a Charlottesville, e sezioni G-5
(civil affairs and military government) furono create a livello di gruppi d’armate, di corpi
d’armata e perfino di divisione .
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Nei paesi nemici conquistati lo scopo dell’occupazione militare anglo-americana era di
eliminare le strutture autoritarie o totalitarie e porre le basi per la transizione ad un diverso
ordine politico interno, premessa a sua volta di un nuovo ordine internazionale. Vi era una
compresenza difficile di necessità militari (il territorio liberato era anche retrovia del fronte)
ed esigenze politico-amministrative, particolarmente in un paese come l’Italia dove il fronte
si mosse lentamente verso nord dal settembre 1943 all’aprile 1945. I militari erano assai
preoccupati dei loro compiti civili. «The sooner I can get rid of all these questions, that are
outside the military in scope, the happier I will be! – scriveva nel novembre 1942 il Gener-
ale Eisenhower al capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Marshall all’inizio della
campagna in Africa Settentrionale – Sometimes I think I live ten tears each week, of which
at least nine are absorbed in political and economic matters». entrando in una città siciliana
un ufficiale americano commentava nel luglio 1943: «And what a lot of headaches I found.
Water supply damaged. No power. No food. No fuel, and corpses all over town to bury» .
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le attività civili richiedevano capacità diverse da quelle normalmente parte di una edu-
cazione militare. In particolare occorreva la capacità di valutare i consigli e le informazioni
forniti dai notabili della popolazione amministrata. All’epoca l’Esercito americano, come
tutti gli altri, era basato sulla leva e quindi erano disponibili in larga misura ufficiali che nella
vita civile svolgevano i più diversi compiti amministrativi. Un altro vantaggio, nella seconda
guerra mondiale, a differenza di quanto avviene oggi in Afghanistan o in Iraq, era che nel
territorio conquistato o liberato le operazioni militari erano effettivamente cessate e non vi
erano attività di guerriglia o di sabotaggio.
al contrario che in Germania ed in Giappone, in Vietnam, negli anni Cinquanta, Sessanta
e Settanta, la guerriglia impediva il funzionamento delle istituzioni politiche e amministrati-
ve. in Vietnam il compito dei militari americani non era di sostituire un governo sconfitto, ma
di rafforzare quello di Saigon, alleato degli Stati Uniti. Lo stesso problema di amministrare
e contemporaneamente contrastare la guerriglia si trovarono di fronte gli inglesi, in diverse
parti del loro Impero scosso dall’ondata di decolonizzazione e, forti della loro tradizione
imperiale, lo risolsero in genere più felicemente. In questi casi l’esigenza era di trovare tra
la classe politica un interlocutore credibile, che allo stesso tempo godesse del consenso della
popolazione locale, ma fosse anche amico della potenza straniera che lo voleva sostenere,
48 Per brevità si fa riferimento qui all’esperienza americana; va ricordato però che, ad eccezione del Giappone,
l’occupazione fu congiunta degli anglo-americani. Sull’organizzazione britannica cfr. F.S.V. Donnison, Civil
Affairs and Military Government: Central Organisation and Planning, Londra, 1966.
49 Coles-Weinberg, op. cit., pp. 45 e 192.