Page 102 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 102
Esse avevano una scarsa capacità operativa principalmente per mancanza di
mezzi meccanizzati e di riserve e inoltre erano isolate dall'Italia ed accerchiate da
territori controllati dall'Impero britannico.
I..:Arma Aerea italiana che aveva rappresentato nel corso del conflitto itala-
etiopico un fattore importante, all'inizio del conflitto mondiale non poteva conside-
rarsi più adeguata alle diverse esigenze di una guerra con le maggiori potenze del
mondo, in uno scacchiere operativo cosl vasto. Il Comandante dell1\eronautica del-
l~.OJ. generale Pietro Pinna, era conscio dell'inferiorità numerica e tecnica delle
forze aeree a sua disposizione e che tale inferiorità era aggravata da altre circostanze
fra cui una preoccupante scarsità di parti di ricambio, carburante, munizioni e le
gravi difficoltà di rifornimento dall'Italia.
Il numero totale di velivoli bellici della R.A. dislocati nell~.0.1. all'inizio delle
ostilità era di 323 unità per lo più di vecchio tipo, più un nucleo aerotrasporti per
i collegamenti interni dell'Impero.
La stima delle forze aeree britanniche schierate attorno alla A.O.I. alla stessa
data era di 368 velivoli di vario tipo.
Tale numero, date le possibilità della RAF di trasferire nuovi velivoli e reinte-
grare le perdite, lasciava prevedere un rapido aument~
All'inizio delle ostilità il Comando Supremo per t ..Jerazioni nell~.O.I. diede
le seguenti direttive:
l) Garantire l'integrità politica e territoriale dell'Impero.
2) Agire offensivamente oltre frontiera solo con il preventivo benestare del Capo
di S.M.G.
Da quanto sopra, l'atteggiamento generale imposto alle forze dell'Impero era
quello difensivo, tuttavia il Comando Aeronautica A.O.I. non si senti di subire l'ini-
ziativa dell'avversario, anche perché la forza aerea italiana era costituita nella quasi
totalità da reparti da bombardamento necessari per il mantenimento dell'ordine nel-
l'Impero, con pochissima caccia dato che fino allora non vi era stata una reale mi-
naccia aerea del nemico.
Nel Periodo llluglio- 10 settembre 1940 il comando aeronautico A.O.I. de-
nunciava le seguenti perdite di velivoli:
- abbattuti dal nemico in territorio nemico 7
- distrutti al suolo 19
- distrutti per cause varie 21
- Totale 47
Le perdite inflitte al nemico nello stesso periodo furono:
- velivoli abbattuti in combattimento:
in territorio italiano 25
in territorio nemico 15
- velivoli distrutti al suolo 16
- Totale 56
100