Page 103 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Le perdite dei velivoli apparivano gravi in quanto non si potevano più reinte-
        grare al completo, essendo già esaurite le scorte di magazzino.  Anche la situazione
        del carburante suscitava non poche preoccupazioni. La situazione dei velivoli conti-
        nuava ad aggravarsi talché il Viceré, in data 1° febbraio  1941 inviò il seguente tele-
        gramma allo  S.M.G:                                     ·

             «n.  425.  Nelle operazioni tutt'ora in corso,  iniziatesi il17 gennaio,  Aeronautica
        Impero ha subìto seguenti perdite: apparecchi perduti per azioni di guerra,  ivi compresi
        velivoli distrutti al suolo,  n.  17; per incidenti volo n.  J; inoltre apparecchi danneggiati
        in combattimento e colpiti al suolo o danneggiati per incidenti volo non potranno essere
        efficienti che entro il mese di marzo venturo.  In totale 44 velivoli durante  1J giorni di
        operazioni sono andati distrutti o si sono resi inefficienti per un lungo periodo di tempo.
             Efficienza apparecchi al 31 gennaio è n.  7 "S.  79'~ n.  6 "S.  81'~ n.  37 "CA  1))'~
         n.  14  "CR  )2'~ n.  U  "CR  42'~ n.  2 "RO J7': n.  1 "S.  82": totale velivoli n.  82.»
             Pongo pregiudiziale rilievo che attualmente su tutti i fronti vengono impiegati dal
         nemico in numero assai rilevante velivoli da caccia  "Hurricane" e "Gloster':  Impiego
         ''CA  1))'' è divenuto pressoché impossibile senza far scorte di caccia.  Considerata tale
        situazione faccio  osservare che proseguendo operazioni e qualora impiego Aeronautica
        conseroasse ritmo mantenuto attuale periodo, è preiJedibile che entro U giorni Aeronau-
        tica Impero dovrà considerarsi priva apprezzabile efficienza bellica.  Richiamo pertanto
        nuovamente attenzione su urgente necessità di inviare subito adeguato numero di appa-
        recchi in A.O.I. per fronteggiare situazione resasi assai difficile.  Di fronte a tal stato di
        fatto informo avere già allo studio costituzione di una Divisione Azzumz che sarà com-
        posta da militari nazionali e indigeni appartenenti alla Regia Aeronautica. La Divisione
        verrebbe impiegata in operazioni terrestri a fianco  camerati Forze  Armate di cui sarà
        fiera  di condividere le sorti.  Amedeo di  Savoia».

             Il capo del Governo interessò direttamente e personalmente il capo di S.M.A.
         Questi, nel segnalare che alla data del 3 febbraio erano stati inviati in A.O.I. e vi
         erano effettivamente giunti: 39 "S. 79",  l  "S. 82" bombardiere, 32 "CR. 42", (di
         cui cinque nel solo mese di gennaio), richiamava nuovamente le gravi difficoltà che
         si  opponevano al  trasporto e che non bastava la buona volontà a superarle.
             Il 4 febbraio  altro telegramma del Viceré:

             «n.  42.744.  Seguito 42.56).  Nella giornata ho perduto 8 "CA  1))" e n.  J  "CR
         42':  Rimanenza odierna 71  apparecchi di cui 29 "CA  1))" cui efficienza è ben nota.
         Tuttavia personale continuerà imperterrito a battersi fino estremo sacrificio.  Amedeo di
         Savoia».                                                               ·

             Superaereo rispose che nonostante le difficoltà, enormemente aumentate per
         la perdita dell'intera Cirenaica, con piena comprensione della gravità della situazio-
         ne, si sarebbe fatto il possibile per inviare il ma~simo numero di aerei specialmente
         da caccia.                                 ·
             Il 10  marzo il Viceré ring~ziò dei promessi aiuti e richiese non meno di tre
         "CR 42" per settimana e almeno 20 dei nuovi  "S.  79  Bis".
        ·    Fu possibile mantenere le promesse e superare perfino i desideri del Viceré per
         quanto riguardava i velivoli "CR 42", dei quali nel solo mese di marzo furono invia-
         ti 15 esemplari, persisteva però la quasi impossibilità di invio dei velivoli da bom-
         bardamento.                              .

                                                                                 101
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