Page 111 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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sando l'invio di nuove istruzioni per la notte e il giorno successivo. Ci fu anche un
tentativo di bombardamento non riuscito da parte di alcuni bimotori «Blenheim»
provenienti dall'Egitto.
Duranté la notte per un equivoco di identificazione la 15 a Sqd. CC.TT. lanciò
due siluri contro la 3 a Div. Incrociatori fortunatamente senza colpire alcuna unità.
Si prolifava uno scontro navale di grandi proporzioni e Supermarina, conscia del-
l'importanza dell'avvenimento, della presenza fra la Mediterranean Fleet di una por-
taerei e dell'a necessità di garantirsi l'appoggio dell'aviazione, volle giustamente
prendere tempo, concordare con Superaereo le modalità di intervento, fornire al co-
mandante la Squadra da Battaglia tutte le necessarie informazioni e garanzie per
operare e combattere nelle migliori condizioni.
Alla sera dell'8, precisamente alle ore 20,30, Superaereo riceveva da Superma-
rina la seguente comunicazione:
«Risulta che FF. NN. '11""4che sono in rotta per portarsi nel pomeriggio del 9 luglio
nella zona a circa 80 migA. , levante della Sicilia per eseguire un attacco aeronavale
contro le nostre basi.
Alle ore 14,00 de/9 luglio le nostre FF.NN. composte da 2 nh, 6 inc. pesanti, 10
inc. leggeri e CC.IT. incroceranno all'incirca nel puntp 37° 40' latitudine, 17° 20' lon-
gitudine.
Cinque nostri sommergibili dall'alba di domani saranno nella zona compresa fra
i meridiani 17° 00' e 17° 40' e i paralleli 35° 50' e 37° 00: Siluranti saranno in naviga-
zione dal punto di lat. 36° long. 20° verso Taranto.
Si prospetta che tutte le forze da bombardamento disponibili in Sicilia e nelle Pu-
glie siano impiegate contro i predetti reparti nemici. Nei riguardi della caccia si prospetta
l'eventualità che forze aeree nemiche, compresi idrosiluranti attacchino le Basi di Augu-
sta, Messina e Taranto.
Risulta che il nemico effettuerà nella giornata di domani una esplorazione sistema-
tica con apparecchi in partenza da Malta, intervallati di 50; per vigilare le rotte delle
proprie unità e la costa sicula.
Reparti della nostra ricognizione marittima cercheranno di localizzare il nemico
all'alba e di seguirne i movimenti.
Un gruppo composto di 3 nh, 1 npa e CC. TI'. è uscito stamane alle 09.00 da Gibil-
terra diretto a levante, alla velocità presunta di 18 nodi. Qualora detto gruppo faccia
rotta per le acque a sud della Sardegna, potrebbe giungere circa alle ore 20. 00 del giorno
9 e 8 miglia per S. W. da CapoSpartivento Sardo. Si prospetta l'opportunità della ricerca
del gruppo anzidetto a partire dall'alba del giorno 9 e l'impiego dei reparti da bom,barda-
mento e da caccia. Nessuna unità razionale di superficie si trova nella zona».
I.:ammiraglio Cunningham, ugualmente intenzionato a dare battaglia alla
Squadra Navale italiana, diede appuntamento a tutti i gruppi della Mediterranean
Fleet per le ore 14.00 del 9 luglio nel punto lat. 36° 30' long. 17° 40' (a sole 60
miglia a N.W. da quello fissato da Supermarina all'amm. C~mpioni): si registrava
quindi un'altra singolare coincidenza, quasi che lo scontro di PUnta Stilo fosse stato
programmato in anticipo fra le due parti.
Da precisare però che il servizio di decrittazione italiano aveva captato ed in-
terpretato per 4 giorni, quasi tutti gli ordini di operazione della Mediterranean Fleet.
Alle 21.45, un'ora dopo la comunicazione n° 537 della Marina, Superaereo
metteva in allarme la 2a Squadra Aerea e i Comandi dellhronautica della 4a ZAT
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