Page 117 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Decollati alle ore 17.30 del 18 da Gadurrà i 4 "SM. 82" percorrevano 4.200
km prima di atterrare a Zula, in Eritrea, in A.O.I., alle ore 09.30 del19 (un velivolo
atterrava ad Asmara dopo aver volato per 4.330 km) e con un volo durato 16 ore.
Una missione di guerra di alto valore tecnico e professionale realizzata felice-
mente con eccellènte organizzazione. .
Ad iniziare dal mese di dicembre l'attività offensiva delli\eronautica Egeo per
la ridotta disponibilità di benzina subì una notevole flessione e di tale situazione
ne approfittò la R.A.F. che attaccò. a più riprese le isole del Dodecaneso.
f) Africa settentrionale (10-06-40 - 15-02-41)
Sin dal 1935 era stato deciso un potenziamento aeronautico della Libia, che
assunse via via negli anni successivi un ritmo sempre più intenso e articolato, grazie
all'incalzante e vigile attenzione del maresciallo Balbo preoccupato, e con ragione,
di immagazzinare in Libia il maggior quantitativo possibile di materiale militare per
fronteggiare ogni evenienza ed ogni necessità, nell'ipotesi, non improbabile, di un
conflitto fra l'Italia da una parte e Francia e Inghilterra dall'altra. ·
In tale vasto piano di potenziamento li\eronautica figurava in elevata misura,
poiché ai reparti previsti a dislocazione permanente sulle basi della Libia, erano da
aggiungere altri reparti che sarebbero affluiti dall'Italia in previsioni di emergenza
bellica, come specificamente contemplato nel piano di mobilitazione «Z» da tempo
predisposto dallo S.M.R.A..
Ai reparti già da tempo dislocati in Libia: 2° Stormo C.T. e 15° Stormo B.T.
si aggiunsero fra il1939 e la primavera del1940: il33° Stormo da B.T., il50° Stor-
mo d'assalto, ill0° e 14° Stormo da B.T. e infine il lO Gruppo C.T., mentre al Co-
mando Aeronautico della Libia subentrava al posto del gen. Rino Corso Fougier il
gen. S.A. Felice Porro. Si ebbe un incremento nella linea da bombardamento le cui
squadriglie passarono dalle 17 del 1939 alle 22 del giugno 1940, mentre la caccia
aumentò lievemente con un incremento di 3 sole squadriglie anche se migliorò la
qualità del materiale con l'immissione in linea del "CR. 42" e con una più massiccia
presenza di "S.M. 79" che superarono notevolemente gli esemplari di "SM. 81" an-
cora in servizio.
Circa il contegno da tenere in A.S.I. lo Stamage confermava: «atteggiamento
difensivo, tanto verso la Tunisia quanto verso l'Egitto» precisando che un'idea offensi-
va verso l'Egitto era da scartare dopo la costituzione in Siria dell'Esercito d'oriente
del gen. Weygand, forte di circa 200 mila soldati. · .
Complessivamente li\eronautica dell1\.S.I. contava 271 aerei il 30.4.1940, un
mese dopo e alla vigilia della guerra una forza di 519 aeroplani di l a linea cui erano
da aggiungere oltre un centinaio di velivoli da supporto.
La guerra sul fronte libico-egiziano ebbe inizio con un completo atteggiamento
difensivo da parte italiana ed uno intenso e preocq1pante di molestia da parte ingle-
se, tendente soprattutto a saggiare la profondità e consistenza dello schieramento
italiano, la sistemazione difensiva, la dislocazione dei comandi, i sistemi di riforni-
mento e delle comunicazioni, l'entità delle forze e il tipo di armamento ed equipag-
giamento in dotazione, una serie di elementi importanti che dovevano tornare di
enorme utilità ai Comandi inglesi per successive iniziative di maggiore ampiezza ed
entità.
Il termine .delle ostilità con la Francia aveva come conseguenza il disarmo par-
ziale degli aeroporti di Bir Bhem, Tarhuna e Sorman e l'avvio dei materiali aeropor-
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