Page 255 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Le principali conseguenze dell'incursione su Taranto si possono ricondurre a
tre. I.- prima riguardava la variazione nel rapporto delle forze navali contrapposte
nel Mediterraneo, che consentl agli inglesi di ridurre la loro flotta di Alessandria
di due corazzate, trasferendole in altri teatri di-guerra, con grande rammarico dei
tedeschi. Seconda conseguenza fu la necessità italiana di spostare provvisoriamente
la flotta a Napoli, in attesa che la Base di Taranto fosse attrezzata in modo migliore.
Tale trasferimento, effettuato subito il U novembre e che naturalmente non coin-
volse le navi danneggiate, determinò l'allentamento della nostra squadra da batta-
glia dal settore operativo principale che, dopo l'aggressione alla Grecia, era rappre-
sentato dal bacipo centro-orientale dal Mediterraneo.
Infine l'attacco a Taranto, inserendosi nel trittico dei rovesci italiani di ,quel
periodo, contribui alla totale revisione della strategia di un inquieto Mussolini, che
a fine anno licenziò Badoglio e l'ammiraglio Cavagnari (rimpiazzati da Cavallero e
dall'ammiraglio Riccardi), sostitul Campioni con lachino al comando della Flotta
e annullò l'ormai scomoda teoria della «guerra parallela». Il Duce infatti fu costretto
dagli avvenimenti a sollecitare ed anzi- come scrisse Ciano.a pag. 555 del suo
Diario .....- «ad invocare» ai primi di dicembre 1940 quello stesso aiuto militare ger-
manico che Hitler gli aveva già inutilmente offerto nell'agosto, nel settembre e nel-
l'ottobre precedenti (30).
Nel frattempo si era verificato il breve scontro del27 novembre 1940, che regi-
strò solo lievi danni ad un incrociatore inglese e ad un cacciatorpediniere italiano
che era stato originato proprio dal desiderio di Supermarina di dare finalmente
un'occasione alla nostra flotta da battaglia dopo la dolorosa prova di Taranto. Esso
però non riuscl sfortunatamente ad impedire agli inglesi di far giungere incolume·
a Malta e poi ad Alessandria un. altro convoglio di rifornimenti proveniehte da Gi-
bilterra.
Durante l'anno era frattanto emersa la necessità di rifornire non solo saltuaria-
mente, ma con continuità le nostre Forze Arqtate in Libia ed era quindi iniziato
quel faticoso andirivieni di convogli da e per 11drica settentrionale, che vide le no-
stre unità sottili sacrificarsi instancabilmente nel duro lavoro di scorta e che finl per
caratterizzare l'intera guerra del Mediterraneo.
Contemporaneamente si erano anche svolti i primi tre tentativi d'impiego dei
nostri mezzi d'assalto contro basi nemiche, purtroppo tutti falliti, e cioè l'operazio-
ne «G.A.b contro Alessandria d'Egitto- conclusasi con l'affondamento del som-
mergibile trasportatore Iride il 22 agosto - l'operazione «G.A.2» ancora contro
Alessandria- terminata con l'affondamento del sommeJ:Bibile trasportatore Gon-
dar il 30 settembre - e infine l'operazione «B.G.2» contro Gibilterra, fallita il 30
ottobre per difetti del materiale.
Il1940 si chiudeva quindi positivamente per le forze britanniche del Mediter-
raneo che, non potendo prevedere le dure ·prove cui gli accorrenti reparti tedeschi
di cielo, terra e mare le avrebbero sottoposte in questo stesso settore fin dai primi
(30) A. Santoni - F. Mattesini: La ~ne tet:les&ll a/14 pmr~ U101141111k nel Metlitemmeo
(1940-1945), op.cit., pag. 27. Come è noto, i tedeschi cominciarono ad intervenire nel Mediterra-
neo con il X Fliegerkorps stanziato in Sicilia nel dicembre 1940, che fu squito poi c:lall~
Korps di Rommel, trasferito in Libia nel febbnio 1941, dai primi SOIIUileiBibili giunti nell'ottobre
1~41 e dai·II Fliegerkorps stanziatosi in Sicilia alla fine di quell'anno.
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