Page 257 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 257

LA  PREPARAZIONE E  LA  MOBILITAZIONE

            DELLA MARINA ITALIANA  NEL GIUGNO  1940






                                                                  GIORGIO  GIORGERINI













           Scenario politico-strategico della preparazione della Marina

               1131 marzo 1940 Mussolini inviò al Re e alle alte cariche militari il noto prome-
           moria çon cui fissava gli obiettivi della guerra italiana: libertà sui mari, finestra sul-
           l'oceano, «Se l'Italia vuole essere una potenza veramente mondiale, deve risolvere il pro-
           blema delle sue frontiere  marittime».
               Definita allora in quella sede, e poi successivamente, la natura della guerra ita-
           liana che si manifestava come una guerra con finalità prevalentemente marittime,
           il Duce dettò nello stesso documento le direttive d'impiego delle Forze Armate: po-
           sizione difensiva sui fronti  terrestri,  offensiva sul fronte  marittimo.
               Le  direttive furono  l'ovvio prodotto di ciò che i capi militari,  approfittando
           della mancanza di ogni controllo politico sulle Forze Armate, avevàno somministra-
           to negli anni a Mussolini, se pur riveduto e corretto con le estreme cautele dell'ulti-
           ma ora. Vale a dire con tutte quelle considerazioni prudenziali e riduttive sullo stato
           di preparazione, dettate da resipiscenze forse di ordine morale, forse più semplice-
           mente dal timore del rischio, quando ci si rese conto che il Duce, col folgorante ini-
           zio dell'offensiva germanica sul fronte occidentale, aveva ormai deciso di entrare in
           guerra.
               L'Esercito e l~ronautica.espressero in quel momento, senza veli e dopo anni
           di trionfalismi, le proprie miserie, rappresentando uno stato di disponibilità di mez-
           zi  e di preparazione che rendeva possibili s6lo comportamenti difensivi.
               Soltanto la Marina appariva la meno impreparata, al di là del fatto che i pro-
           grammi di costruzione in corso sarebbero stati completati solo nel1942-43, alcuni
           anche nel1944 (scadenze previste), su indicazione dello stesso Mussolini, per una
           probabile condizione bellica.
               Dopo la crisi italo-anglo-ellenica di Corfù nel1923, la Regia Marina non aveva
           più posto davanti al Capo del Governo, in termini cosl estremi· e drastici, i rischi
           di una guerra navale contro la Gran Bretagna e ancor più contro questa e la Francia


                                                                                  255
   252   253   254   255   256   257   258   259   260   261   262