Page 87 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'AERONAUTICA IN GUERRA
(Primo anno)
GIOVANNI DE LoRENZO
Intl'Oduzione
Il lO giugno l'Italia interveniva nella 2 8 guerra mondiale schierandosi al fianco
della Germania contro Francia e Inghilterra.
I..:Aeronautica italiana, si presentava all'attenzione del mondo intero animosa
e consapevole per positive esperienze operative, acquisite precedentemente in guer-
ra fra ill935/39, unitamente ad un consolidato alone di meritato prestigio interna-
zionale conquistato in pace; asp~tti, questi, ritenuti entrambi validi e sufficienti per
far considerare coralmente ad amici, nemici; neutrali di possedere in pectore, ade-
guata potenza e flessibilità, notevoli capacità di intervento su diverse latitudini, ot-
time possibilità di interpretazione sia strategiche che tattiche, nel generale contesto
della.nuova e moderna guerra aerea da qualche mese iniziata in Europa.
Tali considerazioni, suffragate anche da particolari convinzioni autorevolmen-
te convalidate dai risultati bellici ottenuti in Africa orientale e in Spagna, dai nume-
rosi primati aerei conquistati, dalla diffusione in tutto il mondo dei prodotti aero-
nautici made in Italy, vennero recepite e opportunamente vagliate da un vasto con-
senso di fiducioso rispetto ed attesa nell'ambiente aviatorio internazionale, influen-
zato soprattutto dagli aspetti tecnici dimostrati e dalle affermazioni sportive otte-
nute negli anni precedenti dall'aviazione italiana.
Erano disponibili, quindi, tutti o quasi tutti gli elementi necessari per affron·
tare con sicurezza e serenità di giudizio la nuova impegnativa prova che si parava
sulla strada dell'aviazione italiana: garantire e convalidare una qualificata partecipa-
zione alle operazioni di guerra in misura proporzionale alle generali aspettative del-
l'opinione internazionale, paragonabili, si supponeva, come livelli generali, alla neo
rivelazione Luftwaffe giunta in breve tempo alla ribalta dell'attenzione mOiicliale
forse con meno sorprendente efficienza bellica; pari anche alla Royal Air Force risul-
tata, invece, impensabilmente dotata di sorprendente vitalità e tenacia nel contrasta-
re, nel momento più drammatico della storia inglese, l'agguerrita Arma aerea ger-
manica.
Sfortunatamente, o meglio sarebbe dire paradossalmente, all'aspetto apparen-
temente brillante, disinvolto, sportivo, efficiente e multiforme accreditato a torto o
ragione da molti all~ronautica italiana, non doveva far riscontro una corrispon-
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