Page 91 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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La  Regia Aeronautica aveva  scorte di guerra per solo  sei  mesi.
               Le forze aeree francesi nel Teatro Operativo del Mediterraneo alla stessa data,
          potevano arrivare a una consistenza totale di circa 2.000 velivoli di cui 900 da bom-
          bardamento e circa  1.100 da caccia.
               Le  forze  aeree britanniche nello  stesso  periodo,  nell'area mediterranea,  com-
          prendevano 620 velivoli, di cui  118 da bombardamento,  189 da caccia, 51  da rico-
          gnizione e 262  di tipo imprecisato.
               A questi si aggiungevano i velivoli delle due navi portaerei inglesi dislocate a
          Gibilterrra li4rk Royal e  ad Alessandria l'Eagle.                   ·
               Le forze aeree britanniche nel loro complesso pur essendo poco numerose era-
          no molto efficienti. E se inizialmente non avevano schierato i velivoli più moderni
          nel Mediterrano, dispOnevano però di un supporto tecnico-logistico molto superiore  .
          alle forze presenti in questo Teatro. Inoltre esse avevano alle loro spalle una grande
          industria aeronautica, capace di produrre in breve tempo una notevole quantità di
          velivoli di alta qualità, e si avvalevano dei sistemi radar, allora sconosciuti agli italia-
          ni ed ai tedeschi.
               All'inizio del giugno 1940 lo Stato Maggiore Regia Aeronautica (S.M.R.A.) at-
          tuava quindi la fase preliminare di mobilitazione per trasformare l'apparato di pace
          della R.A.  in uno strumento di guerra,  applicando le  direttive previste dal piano
          P.R.U,  con  l'avvertenza  stabilita  dallo  Stato  Maggiore  Generale  (S.M.G.-
          STAMAGE) di: « ... riservare le FF.AA., specialmente l'Esercito e l'Aeronautica, per av-
          venimenti futuri con una stretta difensiva per terra e per aria in tutti i settori».  Veniva
          precisato inoltre che eventuali azioni aeree contro la Corsica dovevanç> essere attua-
          te solo in caso di attività offensiva nemica dall'isola; non erano previste azioni su
          Alessandria e per eventuali attacchi contro Malta e Gibilterra bisognava attendere
          ordini successivi.
               Complessivamente la R.A. schierava in linea su tutti i fronti i seguenti reparti:
          Bombardamento:
          Terrestre n.  23  Stormi  +  23  Squadriglie in A.O.I.
          Marittimo n.  2 Stormi
          A Tuffo n.  l  Gruppo

          Assalto/Combattimento:
          n.  l  Stormo  +  2 Gruppi

          Caccia:
          Terrestre n.  6  Stormi  +  8  Gruppi autonomi  +  l  Sqd.  autonoma  +  4  Sq~ in
          A.O.I.
          Marittima n.  l  Sqd.  autonoma
          Ossevazione Aerea
          n.  3 7 Sqdr.  +  l  Sqd.  in A.O.I.
          Ricognizione Marittima
          n.  19  Sqd~:  +  4  Sezioni Costiere
          Aviazione Presidio  Coloniale:
          n.  2 Gruppi

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