Page 92 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Aviazione  Sahariana
             n.  2  Sqdr.
             Trasporti
             n.  3 Gruppi  +  2  Sqdr.  +  2  Nuclei in A.O.I.
             La consistenza numerica suddivisa  per  tipi di  velivoli era la seguente:

             Bombardamento:              "SM 81"  n.  234;  "SM 79"  n.  594;  "BR 20" n.
                                         219;  "Cant.  1007"  n.  87;  "Cant.  506/B"  n.  95;
                                         "SM 85" n. 32;  "CA 310"  n.  71:  totale n.  1332.
             Caccia,  Assalto/Comb:      "MC 200" n.  156;  "G.  50" n.  118;  "CR 42" n.
                                         300; "CR 32" n. 294; "RO 44;,  n.  25; "BA 65"
                                         n.  154;  "BA 88" n.  113:  totale  n.  1160.

             Ricognizione Marittima:     "Cant.  Z ,501"  n.  202;  "IMAM-RO 43"  n.  105:
                                         totale  n.  307.

             Aviazione Presidio  Coloniale,  Btg. Sahariano:"CA. 309" n.  74;  "CA 310" n. 8:
                                         totale  n.  82.
             OssenJazione Aerea:         "Ca 311"  n.  145-;  "IMAM-RO 37" n.  283;  "CA
                                         309"  n.  69:  totale n.  497.
             Totale generale:            "R.A.  n.  3378".




             Operazioni di guerra aerea:  primi 6 mesi

             a) fronte  occidentale

                  Quando Mussolini nel pomeriggio del 10 giugno del  1940 dinanzi a una folla
             strabocchevole di italiani che gremiva Piazza Venezia e con milioni di altri conna-
             zionali che ascoltavano alla radio le sue parole dichiarò la guerra a Francia e Inghil-
             terra, ognuno dei 45  milioni di cittadini italiani, dai più preparati ai più umili che
             compresero il g~xe:.significato della decisione presa, pensarono, e con ragione, sulla
             base dei fatti preéedend e.per educazione all'audacia ed irruenza impartita da11'eti-
             ca fascista alle masse, che l'Italia avrebbe immediatamente attaccato i suoi nuovi ne-
             mici in terra,  in cielo ed in mare con tutte le  sue  FF.AA.,  sferrando una rapida,
             folgorante  politica  offensiva  simile  a  quella  attuata  con  grandi  risultati  dalla
             Germania.
                 L'offensiva, era illogico coronamento della politica d'azione perseguita sino a
             quel momento dal governo fascista, e la dichiarazione di guerra, atto di per sé speci-
             ficamente offensivo, sia sotto l'aspetto morale sia pratico, doveva essere segulta im-
             mediatamente da una offensiva militare come era nelle migliori tradizioni guerriere
             e come aveva a suo tempo fatto la Germania attaccando la Polonia, la Russia inva-
             dendo la piccola Finlandia, il Giappone assalendo la Cina. Invece, nonostante tutte
             le apparenze e in contrasto con le frasi roboanti e gli slogan lanciati dalla propagan-
             da del regime, non accadde assolutamente nulla: alcune ricognizioni, le normali mi-

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