Page 139 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'Ufficio Propaganda si avvaleva di collegamenti militari (S.l.M., We-
           hermacht, Stato Maggiore, Carabinieri, Finanza, Milizia, Marina, Aeronau-
           tica,  Africa  Italiana)  e  di  collegamenti  civili  (Partito,  Cultura Popolare,
           Esteri, Comunicazioni, Corporazioni, Grazia e Giustizia, Interni, più Go-
           vernatorato di Roma e tutti gli Uffici, di tutti i Ministeri, che si occupava-
           no  di  provvidenze  per i  richiamati  e  le  loro  famiglie).

                Per mettere ordine ed evitare conflitti di competenza, nel gennaio 1941
           vi fu uno scambio di corrispondenze fra Guzzoni, sottosegretario alla Guerra,
           e Serena, segretario del P.N.F., al fine di rendere efficace la collaborazione
           tra  i vari  Enti  di  assistenza  e propaganda  per  i  soldati;  alle  lettere  seguì
           una riunione, in cui una commissione (vi  presero parte Mezzasoma per il
           Partito e il  capitano Poli per l'Ufficio Propaganda) concordò un progetto
           di massima per l'assistenza "materiale" e quella "morale". In sintesi, il Partito
           avrebbe provveduto principalmente alla raccolta e,  in parte, alla distribu-
           zione di  indumenti di vestiario, viveri di conforto,  oggetti utili,  pubblica-
           zioni;  ad organizzare conferenze,  trasmissioni radio,  proiezione di filmati
           e spettacoli  di  arte varia;  ad istituire  posti  ristoro;  ad assistere  i  feriti.

                L'Ufficio Propaganda avrebbe segnalato le esigenze e le modalità di
           intervento (successivamente,  passato allo Stato Maggiore dell'Esercito, si
           occupò  anche  delle  distribuzioni).
                Notevole  fu  l'attività  di  assistenza  "morale"  svolta  nei  vari  settori
           (stampa, radio, cinema, teatro) in cui era articolato il servizio. Altrettanto
           fu fatto nel campo dell'assistenza "materiale": furono distribuiti comples-
           sivamente  234.000  pacchi  dono  (contenenti  1.111.209  capi  di  lana  e
           586.810 capi di cotone); elargite somme per un totale di lire 68.000.000;
           distribuiti innumerevoli generi di conforto e oggetti utili; istituiti posti ri-
           storo fissi  e mobili lungo le  direttrici ferroviare.  Un'attività sostanziosa,
           che però, ad un calcolo sommario, beneficiò soltanto il  15-20%  della to-
           talità  dei  militari.
                A fine anno, la 2 a  Sezione dell'Ufficio Propaganda R.  Esercito com-
           pilò un resoconto, sulla scorta di  195 relazioni mensili inviate dagli orga-
           ni periferici < 20>,  che consente di completare il bilancio sui provvedimenti
           attuati e sul flusso torrenziale di mezzi e materiali, assistenziali e di benes-
           sere, inviati alle truppe: da quelli di uso collettivo (apparecchi radio, cine-
           portatili, strumenti musicali -  fisarmoniche soprattutto-), a quelli per-


           (20)  A.U.S.S.M.~ .•  Fondo Geloso,  busta  100.


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