Page 142 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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stenza e della propaganda. È facile tuttavia comprendere come taluni Co-
mandanti, pressati da indifferibili esigenze operative e/o logistiche, ab-
biano finito con il volgere ad esse tutta la loro attenzione, stimando di
secondaria importanza quelle attività non connesse strettamente ai com-
batti.menti:
Non bisogna dimenticare, infatti, che in relazione ai mezzi disponi-
bili, gli ufficiali addetti al servizio di propaganda fecero sempre quanto
poterono, e la maggior parte di essi fu sempre fra le truppe al fronte, in
prima linea, tanto da meritare (parliamo sempre e soltanto del 1941) ben
76 proposte di medaglie al valore, di cui 16 furono concesse sul campo.
Per completare il panorama, diamo un rapido cenno dell'attività di
propaganda "pura" (30>.
Essa fu svolta a mezzo della stampa, della radio, del cinema. Spesso
coinvolse direttamente i soldati, attraverso la pubblicazione di giornali sui
fronti di guerra, di articoli, o di fotografie. La radio venne incontro ai
soldati in due modi: attraverso l'invio di messaggi (Notizie dal fronte) e la
partecipazione diretta (Radio del combattente e L'ora del soldato). Il cinema
fece partecipare all'opera propagandistica le truppe, utilizzando interi re- ·
parti come comparse. La propaganda sfruttò, inoltre, i consueti strumenti
di sempre, manifesti, volantini, opuscoli.
L'opera di propaganda fu, anche essa, deficitaria per alcuni versi.
In Francia, nei territori annessi, fu completamente assente, tanto da
essere oggetto di una relazione (3l) sulla opportunità di avviarla ( ... ho sen-
tito lamentare questa assenza da italiani, da tedeschi, da francesi ... , scriveva il
relatore). In Africa e in Grecia, i soldati stessi annotarono come mancasse
una propaganda che valorizzasse gli sforzi bellici compiuti nella primave-
ra; accadeva così che tutti i meriti finivano agli alleati tedeschi. Nei paesi
slavi occupati si avvertì l'esigenza di controbattere la furiosa propaganda
comunista, avviata con il sostegno della Russia ed il tacito consenso del-
l'Inghilterra. Ancora, le truppe chiedevano una più sostanziosa opera in
prima linea, con volantini, altoparlanti, etc..
Talvolta i soldati dimostrarono di non gradire alcune attività messe
in atto anche a loro favore: forti furono le critiche contro le retoriche ra-
diotrasmissioni "Cronache della guerra", come scarso fu il gradimento
(30) Chi scrive ha in corso di elaborazione un'opera sulla propaganda nella 2 a guerra
mondiale.
(31) A.U.S.S.M.E., Fondo 115, busta 34/8; la relazione è anonima.
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