Page 140 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 140
sonali (penne e lapis, carta e blocchetti da lettera, lamette da barba, rasoi
e pennelli, stringhe, acqua di colonia, pipe, saponette, spazzolini e denti-
frici, specchietti, pettini, bocchini, portasigari, temperini, fiammiferi, agen-
dine, etc.) a quelli di conforto (liquori, polvere di latte, caramelle, limoni,
marmellata, sigarette, tabacco, etc.). Non mancarono, inoltre, libri, pub-
blicazioni varie, giornali, riviste, opuscoli, stampe e fotografie, "quadret-
ti" del Duce, per la propaganda ideologica della guerra.
Non tutti i militari beneficiarono allo stesso modo delle provviden-
ze; né gli stanziamenti furono ripartiti equamente su tutti i fronti. Per il
fronte albanese, ad esempio, a causa della particolare situazione politica
dell'Albania e delle difficili condizioni di vita delle truppe, fu elargita la
somma, a parte, di 24 milioni per mettere in atto un complesso piano
di assistenza. Una cifra quasi pari all'intero finanziamento erogato per tutti
gli altri fronti, 26 milioni.
Particolari attenzioni furono rivolte anche alle truppe inviate in Rus-
sia, per le quali furono approntati appositi treni APE (Assistenza Propa-
ganda Esercito); il primo partÌ da Verona il 10 novembre 1941.
La relazione della 2 a Sezione è, per altri versi, importante perché an-
nota le carenze, le necessità, le disfunzioni e gli inconvenienti segnalati
dagli organi periferici nelle relazioni mensili. Se queste, all'epoca, consen-
tirono all'autorità centrale di avere sotto controllo la situazione morale e
materiale delle truppe e di intervenire con gli opportuni provvedimenti
- ove possibili - permettono oggi, allo studioso, di vagliare 1' efficacia
dell'opera di assistenza e propaganda. Uno stralcio dei documenti dimo-
stra come, nonostante tutti gli impegni e gli sforzi profusi, l'attività di as-
sistenza non fosse sufficiente: " ... si fa presente che occorre intensificare la
distribuzione di generi di conforto per le truppe ...... si fa presente che sarebbe gradi-
ta l'istituzione di <pacchi premio» ... è opportuno distribuire un altro paio di scarpe
e un'altra divisa (o almeno sostituire quella in dotazione) ...... si propone il ripristi-
no della razione di pane, di vino e di tabacco ...... si segnala l'opportunità di pari-
ficare la distribuzione dei generi di conforto alle truppe italiane e tedesche ... "
Le necessità segnalate coincidevano con le proteste della truppa, rile-
vate nelle corrispondenze dagli organi di censura: carenza di viveri di con-
forto e di pacchi dono, diversità di trattamento economico, richieste di
danaro alle famiglie per acquistare generi diversi.
Pesavano, inoltre, sull'efficacia dell'attività assistenziale, disfunzioni
interne alla stessa organizzazione, come attestano le numerose circolari ema-
nate perché l'intero servizio funzionasse meglio.
138

