Page 52 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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come il Warthegau < 14>, minore nel Generalgouvernement 05) ma sempre di-
struggitrice. Come? I nazionalsocialisti uccidevano sistematicamente i sa-
cerdoti cattolici anima della nazione, condannavano a morte lenta le
popolazioni, riempivano di polacchi i campi di concentramento e di ster-
minio, impedivano od ostacolavano il culto e !'.istruzione religiosa in ogni
maniera, chiudevano i seminari, i conventi e le case religiose, utilizzavano
il Warthegau come terra di esperimento per una "chiesa nazionale" senza
Cristo e senza legame con il Papa, e la Santa Sede se ne guardava bene
dal parlare pubblicamente, limitandosi a proteste diplomatiche che nessu-
no poteva conoscere o ai prudenti, seppure chiari accenni della Radio va-
ticana? Contro il Vaticano cominciarono ad elevarsi le accuse più pesanti
e i pronostici più pessimisti. Si cominciò a dire, e quasi meno da rappre-
sentanti laici come il presidente della Repubblica Racziewicz nella sua let-
tera a Pio XII < 1 6> che dai vescovi più rappresentativi della Polonia,
Sapieha e Hlond, quest'ultimò primate della chiesa polacca e cardinale<m,
(14) Cfr. Bertram a Pio XII, 14 aprile 1941, in ADSS, III, l, pp. 392-398; Orsenigo a
Maglione, 17 agosto 1941, ibidem, pp. 426-428; Orsenigo a Maglione, 14 settembre
1941, ibidem, pp. 456-457; Maglione a Orsenigo, 20 settembre 1941, ibidem, p. 461;
Orsenigo a Maglione, l 0 ottobre 1941, ibidem, pp. 469-471; Orsenigo a Maglione, 7 ot-
tobre 1941, ibidem, pp. 473-479; Orsenigo a Maglione, 14 ottobre 1941, ibidem, pp.
483-484; Maglione a Orsenigo, 15 ottobre 1941, ibidem, pp. 484-486; Paech, ammini-
stratore apostolico nei cattolici tedeschi nel Warthegau, a Pio XII, 8 dicembre 1941, ibi-
dem, pp. 508-509. La Santa Sede, per salvare il salvabile, pur protestando ripe-
tutamente ed energicamente contro l'ordinamento religioso apportato dal Gauleiter
Greiser nel Warthegau, aveva nominato per quella regione due amministratori apo-
stolici, uno per i fedeli di lingua tedesca e l'altro per i fedeli di lingua polacca (cfr.
Maglione a Orsenigo, 15 ottobre 1941, cit.). Per tutto il problema, cfr. anche A. Rho-
cles, op. cit., pp. 294-302.
(15) Cfr. Progetto di nota all'ambasciata di Germania presso la Santa Sede, 2 gennaio 1941,
ADSS, N, l, pp. 351-353; Sapieha a Pio XII, 20 febbraio 1941, ibidem, pp. 372-374;
Orsenigo a Maglione, 2 settembre 1941, ibidem, pp. 445-447; Orsenigo a Maglione, 20 set-
tembre 1941, ibidem, p. 461; Sapieha a Maglione, 3 novembre 1941, ibidem, pp. 489-491.
(16) Cfr. Racziewicz, presidente della Repubblica di Polonia, a Pio XII, 6 aprile 1941, in ADSS,
N, pp. 442-446.
(17) Cfr. Sapieha a Pio XII, 20 febbraio 1941, in ADSS, III, l, pp. 372-374; Hlond a Ma-
glione, 19 marzo 1941, ibidem, pp. 386-388; Hlond a Maglione, 2 agosto 1941, ibidem,
pp. 418-422; Pacini, addetto alla nunziatura apostolica a Vichy, a Maglione, 23 agosto
1941, ibidem, pp. 432-435; Hlond a Bertoli, addetto alla nunziatura apostolica a Vichy,
2 settembre 1941, ibidem, pp. 444-445; Hlond a Va/eri, 6 ottobre 1941, ibidem, pp.
472-473; Sapieha a Maglione, 3 novembre 1941, ibidem, pp. 489-491; Hlond a Maglio-
ne, 6 dicembre 1941, ibidem, pp. 503-504; Hlond a Maglione, 7 dicembre 1941, ibi-
dem, pp. 504-506; Hlond a Pio XII, 8 dicembre 1941, ibidem, pp. 507-508. Su tutto
il problema, cfr. anche A. Rhodes, op. cit., p. 298.
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