Page 79 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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una parziale autonomia. Su di essa non vale la pena di soffermarsi < 15 l  in
            questa sede, mentre è invece opportuno ricordare che l'occupazione della
            Groenlandia e le  operazioni  navali  nell'Atlantico  furono giustificate  dal
            Piano  Operativo  n.  3  del  18 aprile  1941 < 16 l  diramato,  su istruzioni del
            presidente, dall'ammiraglio Ernest King, comandante in capo della flotta
            atlantica.  In esso  si  proclamava:  "L'ingresso  nell'emisfero  occidentale di forze
            navali e aeree di potenze belligeranti oltre a quelle aventi sovranità su territori nel-
            l'emisfero  occidentale deve  essere  considerato come presumibilmente  motivato  da  un
            interesse ostile verso naviglio o territori dell'emisfero occidentale". Il piano precisa-
            va che l'emisfero occidentale si estendeva dalla linea internazionale del cam-
            bio  di  data  nel  Pacifico  fino  al meridiano che nell'Atlantico passava  50
            miglia ad est di Reykjavik e comprendeva quindi tutta la Groenlandia e
            le  Azzorre.
                 All'occupazione della Groenlandia seguì in luglio quella dell'Islanda.
            Su pressione di Londra, il Governo di Reykjavik <I 7 l formulò un invito agli
            americani a sostituire le truppe britanniche che si trovavano nell'isola da
            più di un anno.  Il  l  marzo Hitler aveva  proclamato zona di guerra l'I-
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            slanda e le acque ad essa circostanti, nelle quali le navi neutrali sarebbero
            state affondate a vista dalla marina tedesca.  "Chiunque occupa l'Islanda pos-
            siede  una pistola permanente puntata contro  l'Inghilterra,  l'America  ed il Cana-
            da", aveva scritto l'esperto geopolitico nazista Karl Haushofer. 1110 aprile
            1941 il cacciatorpediniere americano Niblack, me~tre effettuava una rico-
            gnizione ordinata da Roosevelt nelle acque islandesi, lanciò alcune bombe
            di  profondità contro un U-boot tedesco  che  si  preparava ad attaccarlo.
            Questo scontro incruento è stato considerato la  prima azione bellica tra
            le  forze  armate  degli  Stati  Uniti  e  della  Germania (18).  Gran Bretagna e
            Stati Uniti avevano anche progettato l'occupazione congiunta delle Isole
            Azzorre (che erano territorio portoghese), mentre gli inglesi avrebbero do-
            vuto impadronirsi da soli delle Isole Canarie e di Capo Verde. Tali opera-
            zioni erano contemplate in vista di una possibile occupazione tedesca della



            (15)  Il  problema è esaurientemente  trattato  da  P.  Pastorelli;  ISPI- Annuario di politica
                internazionale (1939-1945), vol. VI, tomo II, L'esaurimento dell'iniziativa dell'Asse,  par-
                te  l,  L'estensione  del  conflitto  (giugno-dicembre  1941),  Milano  1967,  pp.  265-69.
            (16)  Cfr.  Morison,  op.  cit.,  p.  61.
            (17)  L'Islanda era legata alla Danimarca da un'unione personale con il sovrano danese.
                Nel maggio  1941 il parlamento di Reykjavik dichiarò però decaduto l'Atto di Unione
                del  30  novembre  1918 (cfr.  Pastorelli,  op.  cit.,  p.  265).
            (18)  Cfr.  Morison,  op.  cit.,  p.  57.


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