Page 81 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 81

avvenuto dieci giorni prima tra il cacciatorpediniere Greer ed un sommer-
            gibile tedesco, il presidente autorizzò la marina americana a scortare i con-
            vogli e a sparare a vista sugli U-boote. La cautela del presidente riguardo
            all'impiego della marina americana (per non parlare del rifiuto a dichia-
            rare guerra) rifletteva la sua volontà di procedere al passo con l'opinione
            pubblica ed il Congresso.  Da questo  punto  di vista  i  segnali  non  erano
            molto incoraggianti. Il 12 agosto la Camera dei rappresentanti aveva ap-
            provato con un solo voto di maggioranza il proseguimento della leva. Più
            volte  Roosevelt  fece  dei  commenti < 2 3>  che  possono  far  credere  che  egli
            aspettasse un incidente come l'affondamento del Lusitania o la  dichiara-
            zione tedesca di guerra sottomarina indiscriminata durante la prima guerra
            mondiale come pre-condizione per la dichiarazione di guerra da parte de-
            gli Stati Uniti. Proprio per timore di ciò in giugno Hider aveva dato istru-
            zioni di evitare, per quanto possibile, scontri con le navi americane. Non
            è però affatto certo che Roosevelt volesse veramente giungere alla guerra
            e comunque l'affondamento di navi americane e la perdita di vite umane
            a causa di attacchi di sommergibili tedeschi non provocarono reazioni par-
            ticolarmente vivaci nell'opinione pubblica e nella classe politica americane.
                 Il 9 ottobre Roosevelt chiese la modifica delle leggi di neutralità; po-
            chi giorni dopo il cacciatorpediniere Kearney perse undici uomini per l' at-
            tacco di un siluro ed il 31  ottobre fu  colato a picco il cacciatorpediniere
            Reuben]ames,  con la morte di più di centO  membri dell'equipaggio (fu la
            prima nave militare americana ad essere affondata nella  seconda guerra
            mondiale). Questi avvenimenti non suscitarono però reazioni a favore della
            guerra e la modifica delle leggi di neutralità, volta a permettere alle navi
            mercantili americane di armarsi e di navigare in zona di guerra, fu appro-
            vata con la maggioranza più ristretta ottenuta dall'amministrazione in que-
            stioni  di politica estera  dall'inizio  della guerra:  5O  contro  3 7  al Senato,
            212 contro 194 alla Camera dei rappresentanti. Nel settembre 1941 solo
            il 26%  degli americani voleva l'intervento in guerra (erano stati il  14%
            nel gennaio 1940 e solo 1'1,7%  nel settembre 1939). Così Roosevelt pro-
            cedette con estrema cautela nello sfruttare le  possibilità offerte dalla mo-
            difica  delle  leggi  di  neutralità e  nulla lascia  pensare che,  senza  l'attacco
            di Pearl Harbor, sarebbe mutato lostato di guerra limitata e non dichia-
            rata tra gli  Stati  Uniti  e la  Germania.



            (23)  Cfr.  Reynolds,  The  Creation ... ,  p.  347,  n.  38.


                                                                                79
   76   77   78   79   80   81   82   83   84   85   86