Page 300 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LA  PROPAGANDA  E L'ESERCITO                                       299

               nerale Mario Arisio, Comandante della 7 a  Armata, segnalò allo Stato Mag-
              giore Regio Esercito il fatto protestando vivacemente, e invitando ad una
               oculata  opera di  censura  della  stampa,  pur essendogli  noto  che  non  era
               possibile alcun intervento e che presso la sede del giornale stazionava co-
               me giornalista un capitano britannico. Nonostante le più comprensive an-
               notazioni epigrafate al margine della sua lettera, che facevano riferimento
               anche ad accordi in corso con gli alleati, qualcuno non poté fare a meno
               di sottolineare:  "è impressione  diffusa  che  i risultati  non  saranno  quelli che  noi
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               desideriamo" .< >

               Assistenza  e  propaganda:  i  provvedimenti e  gli  eventi.  Riflessioni
                   L'Ufficio Stampa Assistenza, fino al luglio del1943, ebbe in assegnazio-
               ne, per l'opera di assistenza e di propaganda, f  41 605 000; impiegò diret-
                                                                                  25
               tamente f  26 000 000 e distribuì ai Comandi periferici f  15 605 000.< >
               Con tali finanziamenti furono acquistati generi di conforto e oggetti utili
               di  ogni tipo; editi libri,  opuscoli,  manifesti  e volantini;  approvvigionati
               mezzi  radio,  cinematografici e fotografici;  sov..venzionate  compagnie tea-
               trali  "carri di Tespi" e spettacoli di arte varia;  organizzati "Treni APE"
               (Assistenza Propaganda Esercito) per l'invio dei  pacchi dono alle truppe
               sui vari fronti  operativi.  Una parte dei  materiali di sussistenza  e propa-
               ganda fu  assegnata anche ai  Campi contumaciali, ove affluivano i reduci
               dai  Balcani,  dalla  Russia  e  dall'Africa.
                   Alle  truppe,  inoltre,  furono  distribuiti i pacchi doni approntati dal
               Partito  Nazionale  Fascista  e le  donazioni  varie  fatte  da  Enti  e  privati.
                   I rilievi statistici fatti dall'Ufficio Stampa e Assistenza danno contez-
               za  fin  nei  minimi particolari dei  materiali distribuiti alle truppe da gen-
               naio  a  tutto  il  mese  di  agosto.
                    Poco noti, invece, sono i provvedimenti adottati da settembre in poi
               per il benessere del soldato, per l'esigua documentazione disponibile. Cer-
               tamente, nei primissimi tempi dopo l'armistizio fu  fatto poco. Gli organi
               preposti erano impegnati soprattutto nella  riorganizzazione e nella  ricer-
               ca di nuove vie assistenziali e propagandistiche, per la mutata situazione;
               la  carenza generale di  risorse  e la  scarsa  disponibilità di  mezzi,  comun-
               que,  non  avrebbero  consentito  le  abbondanti  elargizioni  precedenti.



               (24)  A.U.S.S.M.E.,  fondo  diari  storici,  registro  N ,  busta  4217.
               (25)  A.U.S.S.M.E.,  fondo  diari  storici  2 a  GM,  registro  N,  busta  100.









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