Page 301 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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O almeno apparenti tali; lungo la "catena di distribuzione", infatti,
la grande quantità di materiali si frazionava in mille rivoli, e si riduceva
a ben poca cosa; il Comando dell'XI Corpo d'Armata, fra i più beneficiati
dall'assistenza, nella relazione riassuntiva relativa al luglio-agosto 1943,
ebbe a scrivere " ... assai scarso è stato il materiale di assistenza distribuito nel
periodo in esame''. (26)
Resta, quindi, ancora insoluto il postulato - perché non trova ri-
spondenza ne.i fatti - maggiore benessere uguale a maggiore ricettività
della propaganda ideologica; e, quindi, uguale a morale elevato e a mag-
giore spirito combattivo delle truppe.
Una sommaria analisi di alcuni di quegli avvenimenti, limitatamen-
te alla parte strettamente legata alle ripercussioni che essi ebbero sulle trup-
pe, fa comprendere quanto fossero divenuti ininfluenti sul morale i
provvedimenti di assistenza e di propaganda, efficaci o meno che fossero.
Il 27 febbraio e il 3 marzo furono emanate le prime disposizioni per
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i reduci dalla Russia e dall'Africa Settentrionale; < ) l'Ufficio Stampa e As-
sistenza si preoccupò soprattutto affinché fosse rivolta loro un'attenzione
"concreta e particolare", perché conservassero "l'orgoglio del loro sacrificio",
e fossero ben consapevoli di aver salvaguardato il "bene più prezioso di una
Nazione in guerra: l'onore militare".
I Comandi di Difesa Territoriali, gestori dei centri di assistenza, fu-
rono sollecitati a ristabilire il morale delle truppe con visite, doni, conver-
sazioni, spettacoli e trattenimenti vari.
L'Intendenza della 2 a Armata, nella cui giurisdizione era previsto l' af-
flusso di quasi tutti i reduci della Russia (60 000 uomini circa), preparò
con cura l'accoglienza, potenziando campi contumaciali e centri di sog-
giorno, e predisponendo attività assistenziali e materiali da distribuire,
affinché agli eroici rimpatriandi fosse dimostrata tangibilmente la simpa-
tia e l'ammirazione dei "camerati" dell'Armata, "combattenti sulla estrema
ala dello stesso fronte antibolscevico''.
Successive circolari precisarono tutte le agevolazioni e le concessioni
da fare ai reduci: la spedizione gratuita ai familiari di un telegramma Milit
a testa; la trasmissione radio di "Notizie a casa" con messaggi standard;
opuscoli e libri; viveri di conforto; indumenti; cartoline in franchigia e
speciali tessere di benemerenza gratuite per mezzi urbani, cinema, teatri,
manifestazioni sportive.
(26) A.U.S.S.M.E., fondo IT, registro M3, busta 327/2.
(27) A.U.S.S.M.E., fondo circolari, registro M7, busta 223/3.
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